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Il protettore dei sub? Il Cristo di Sinnai

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 02/08/16
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C’è una profonda spiritualità in un rito che ogni anno si compie al largo delle di Cagliari. Dove Gesù è sott’acqua e un parroco subacqueo lo benediceSi rinnova il rito della benedizione subacquea a sette metri di profondità della statua di Cristo di trachite rosa scolpita dallo scultore Franco Congiu. L’appuntamento è per domenica 7 agosto 2015 nella baia di Genn’e Mari (Cagliari) con i sommozzatori del SubSinnai (Nuova Sardegna, 2 agosto).

Alle 11 verrà celebrata la messa al Club Nautico di Genn’e Mari-Torre delle Stelle. A seguire ci sarà la processione delle imbarcazioni che partirà dall’omonimo sito alla volta della statua sommersa.

Ai piedi della statua verrà impartita la benedizione subacquea dal parroco don Luigi Grecu e sarà deposta dai sommozzatori una corona di fiori in segno di ringraziamento al mare.

“ROCCIA NEL MARE DELLA NOSTRA VITA”

Solitamente, quando si pensa a Dio, si guarda il cielo… ma per i subacquei, che anziché volare devono immergersi, scrive www.subsinnai.it, diventa un po’ troppo difficile tenere la testa verso l’alto quando si deve ammirare e contemplare un fondale marino. Ecco allora nei nostri fondali, il Cristo, roccia nel mare della nostra vita.

AUTENTICA ESPERIENZA DI FEDE

Ogni estate, subacquei, credenti, curiosi e appassionati, si radunano nella spiaggia di Torre delle Stelle, bellissima località in provincia di Cagliari, in Sardegna, per assistere alla festa del Cristo che, oltre ad essere un evento ormai consueto, porta con sé un significato “profondo”, che porta l’amante del mare a perseverare nella sua passione, ma anche a trasformare la sua normale esperienza “marina”, in un’autentica esperienza religiosa.

DAL BASSO VERSO L’ALTO

Ecco allora nei nostri fondali il Cristo, statua realizzata in pietra arenaria, da Franco Congiu, il quale, con l’intento di unire arte e passione, ha voluto creare una scultura suggestiva, un Cristo che dal basso guarda verso l’alto, per accogliere il subacqueo, per accompagnarlo col suo sguardo, per invitarlo a tenere sempre alta la speranza e la gioia del vivere, confidando nell’aiuto che viene dall’alto.

I PANI E I PESCI

Un Cristo che tra le mani tiene 5 pani e 2 pesci, ricordandoci che Lui, come fece duemila anni fa, può ancora oggi fare la moltiplicazione e assicurarci il sostegno e la forza, moltiplicando in noi coraggio ed entusiasmo. Un Cristo, scrivono ancora i sub, che attiri attorno a sé, coloro che vivono il mare per passione, per hobby, per svago o per lavoro, favorendo il rinnovo della fede in Lui e il senso di ringraziamento per tutto ciò che di bello e di buono Lui ci ha affidato come creato, per amarlo, proteggerlo, rispettarlo e curarlo, assicurandogli il nostro massimo impegno, affinché nel tempo, il mare, continui a suscitare nell’intimo serenità, gioia, emozione, piacere del vivere.

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