L’“Inno Hurrita N. 6”, conservato su una tavoletta di ceramica per 3600 anni, scritto in caratteri cuneiformiI “canti hurriti” o “inni hurriti” sono una raccolta di frammenti di musica scritta su tavolette d’argilla rinvenute nell’antica città amorreo-cananea di Ugarit, in Siria, e risalenti circa al 1400 a.C.
Scritte in cuneiforme, le tavolette sono nella maggior parte dei casi così deteriorate da non essere leggibili. Di molte, di fatto, sono disponibili solo dei frammenti.
Una di loro, tuttavia, si è conservata abbastanza da poter essere letta nella sua totalità, e in un metodo di notazione musicale che usa anche l’“alfabeto” cuneiforme. Parliamo del cosiddetto “inno hurrita alla dea Nikkal”, conosciuto anche come “inno di culto zurrita” o semplicemente “H.6”.
È questa, dunque, la canzone scritta più antica di cui si sia a conoscenza. Nel video che condividiamo, Michael Levy interpreta una trascrizione della melodia seguendo l’interpretazione precedente del professor Richard Dumbrill con una lira “kinnor” israeliana, di tonalità quasi identica a quella usata sicuramente dagli stessi hurriti.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]