“All’inizio della giornata sei silenzioso e raccolto, e devi rinviare occupazioni, interessi e passioni…” In una cultura moderna che va alla deriva, è bene che ci venga ricordato del Vero, del Buono e del Bello. Ogni settimana è mio umile privilegio offrire una selezione di un indispensabile canone di saggi, estratti e discorsi che accenderà una luce nell’oscurità. È un canone che ho raccolto in molti anni e che spero sfiderà e cambierà ogni lettore. Cosa più importante, spero che ci ricorderà di ciò che è Vero in un’epoca di mancanza di verità. E se conosciamo ciò che è Vero, siamo più in grado di fare ciò che è Giusto.
Hilaire Belloc era infastidito. Il viaggio verso Roma era esasperatamente lungo. La sua riserva di pane e vino stava scemando, e il sole francese era opprimente. Ma questi dettagli non erano seccanti, perché in un pellegrinaggio c’era da aspettarseli. Quello che seccava Belloc era che arrivando presto una mattina in un affascinante villaggio francese aveva perso la Messa.
“Questo mi ha infastidito, perché cos’è un pellegrinaggio in cui un uomo non può ascoltare la Messa ogni mattina?”
E così Belloc ha messo per iscritto i suoi pensieri su cosa sia la Messa e sul perché una persona dabbene non dovrebbe mancarvi.
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“Di tutte le cose che ho letto su San Luigi che mi fanno desiderare di averlo conosciuto per parlarci, niente mi sembra più bello della sua abitudine di andare a Messa tutti i giorni ogni volta che viaggiava, ma non riesco a dire perché dovrebbe essere così bello. Ovviamente questa abitudine ha una sua grazia e una sua influenza, ma non è di questo che parlo, quanto della piacevole sensazione di ordine e realizzazione relativa a una giornata aperta con una Messa; un sentimento puramente temporale, e per quello che ne so quello che i monaci avrebbero definito carnale, ma per me fonte di continuo conforto.
Attribuisco questo conforto a quattro cause:
- Per una mezz’ora all’inizio della giornata sei in silenzio e raccolto, e devi rinviare occupazioni, interessi e passioni. Questo può essere sicuramente un grande beneficio per il corpo e può dargli tono.
- La Messa è un rituale attento e rapido. La funzione di tutti i rituali (come vediamo nei giochi, negli eventi sociali e così via) è alleviare la mente da responsabilità e iniziative e farle recuperare se stessa, guidando la vita per noi per il tempo della sua durata. In questo modo sperimentiamo un riposo singolare, dopo il quale sono certo che una persona sia più pronta all’azione.
- Il contesto invita a pensieri buoni e ragionevoli e aiuta ad attutire il colpo della cattiveria presente in sé o ricevuta dagli altri che è la vera fonte di tutte le miserie umane. In questo modo, il tempo trascorso a Messa è come un breve momento di riposo in una biblioteca profonda e ben costruita, in cui non arrivano rumori e ci si sente sicuri nei confronti del mondo esterno.
- La causa più importante di questo senso di soddisfazione è il fatto che si sta facendo quello che la razza umana ha fatto per migliaia e migliaia di anni. Qualunque cosa sia sepolta nel nostro cuore da tempo immemorabile, dobbiamo essere certi di farla per essere abbastanza felici (ovviamente nessun uomo e nessuna donna adulti possono essere molto felici a lungo – intendo ragionevolmente felici), e, cosa più importante, degni e sicuri per la nostra anima… Perché l’uomo ha fatto tutte queste cose da quando Dio lo ha messo in un giardino e i suoi occhi si sono visti per la prima volta complicati da un’anima…”
Stare in silenzio e in un riposo singolare che, attraverso la grazia di Dio, ci aiuta ad attutire il colpo della cattiveria e ci assicura nei confronti del mondo esterno. L’esperienza della Messa è questa.
Hilaire Belloc si è infastidito quando ha perso la Messa. Ne aveva bisogno… e lo sapeva.
E noi?
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Tod Worner è marito, padre, cattolico convertito e praticante di Medicina interna. Ha un blog su A Catholic Thinker.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]