Intervista a Mimmo e Cinzia Armiento, i due sposi, da anni impegnati ad aiutare chiunque desideri realizzare il proprio sogno di amore
I have a dream I hope will come true That you’re here with me and I’m here with you
“Non è vero che non puoi essere felice. O che non ne sei degno. O che qualcuno in Cielo possa essere invidioso della tua gioia. L’unico nemico della tua gioia sei tu!”
Mimmo, psicologo e psicoterapeuta, e Cinzia, madre e moglie a tempo pieno, sono due sposi, da anni impegnati ad aiutare i giovani e non solo, attraverso la loro esperienza professionale e umana. Li abbiamo intervistati per farci svelare i segreti per costruire una relazione felice.
Innanzitutto, a chi sono rivolti i vostri corsi?
Il corso ‘Ingannevole come l’amore’ è rivolto a ragazzi single e alle coppie. Per quanto riguarda gli sposi, abbiamo il corso “incantevole come l’amore”. Sul nostro sito : http://www.ingannevolecomelamore.it/ è possibile conoscere i diversi Format che abbiamo realizzato. Non esistono solo i corsi, ma abbiamo lanciato iniziative per permettere alle persone di incontrarsi, come ad esempio “ Una colazione da Dio” e “ Le Dodici cene” dove gli sposi sperimentano con gli amici il significato di essere chiesa domestica e amministratori dell’amore nuziale. Si accolgono per dodici sere, nella propria casa, un gruppetto di amici, a cui annunciare la Bellezza della Vita in Dio e Testimoniare che essere una famiglia cristiana è bello.
Parliamo d’amore. Spesso avete sottolineato l’importanza di non credere nell’anima gemella…
Dobbiamo distinguere il narcisismo dall’amore. quello che io chiamo amore, quando cerco l’anima gemella, può essere un gioco narcisistico, è un amore che pretende di fare a meno della verità. Noi diciamo che non è importante trovare la persona giusta ma andare insieme nella stessa direzione. L’obiettivo del corso è dare continuamente speranza a chi pensa che l’amore non esiste. Ora, le persone che credono nell’esistenza di una sola anima gemella, possono pensare di aver perso l’occasione della loro vita, oppure di essere troppo grandi per avventurarsi in una relazione, invece non devi aver superato i 40 e pensare di non poter realizzare la felicità. Noi al corso parliamo di nuzialità, che non significa solo matrimonio , ma si tratta di uno stato di vita felice, così com’era fin dal principio. Per questo partecipano anche molti religiosi.
Oggi si cambia partner con una facilità incredibile, ci sono molte separazioni e matrimoni che non durano più di tre anni.
Quali sono i consigli che si possono dare a riguardo?
Con il matrimonio le cose si complicano. Tutto ciò che noi non portiamo dentro un rapporto ci divide. tutto ciò che non condividiamo ci separa. Se si entra in un rapporto, in un matrimonio, pensando di volerci lasciare qualcosa per noi, pensando che in fondo c’è sempre una porta per uscire, noi prima o poi quella porta la apriremo e ne usciremo. Dobbiamo continuamente lavorare, continuamente metterci in gioco. IL corso ‘incantevole come l’amore’ ha come sottotitolo “facciamo il tagliando” , perché anche la più accessoriata delle auto, la più costosa, dopo un po’.. se non fai il tagliando, si fermerà per strada, ti lascerà a piedi. Per il matrimonio è la stessa cosa. Per il lavoro, ad esempio, facciamo corsi di aggiornamento, ci prepariamo, invece capita che in amore diamo le cose per scontate, non ci impegniamo, non diamo il meglio di noi stessi , e la passione è la prima che cala, e poi tutto il resto. È assolutamente necessario mettersi in gioco, verificare se grazie all’amore dell’altro io sto diventando una persona migliore, questo è un criterio importantissimo dell’amore. Mi devo chiedere: “ grazie a te, sono diventata una donna migliore? e tu, grazie al mio amore, sei diventato un uomo migliore?” noi siamo sposati ormai da 21 anni, e io mi faccio questa domanda tutti i giorni. E mi rendo conto che grazie a mio marito sono diventata la donna che sono. Da sola, sarei diventata un’altra , diversa, adesso mi sento migliore di prima, migliore di 20 anni fa, e lo sono grazie a lui.
È vero che oggi devono corteggiare anche le donne, oppure dobbiamo lasciare all’uomo il ruolo di prendere l’ iniziativa?
Sul ruolo maschile e femminile ci dedichiamo un intero pomeriggio al corso, e su tutta l’area della sessualità, perché è un argomento molto complesso. È chiaro che esiste un ruolo maschile e un ruolo femminile, che vanno distinti, perché è bello così, è meraviglioso così. Per quel che riguarda il corteggiamento, ognuno può farlo alla sua maniera, ciascuno deve affascinare l’altra persona, ciascuno di noi è chiamato ad affascinare. È chiaro che le modalità cambiano, una donna sa come “sbattere le ciglia” e un uomo sa mostrarsi elegante con un invito a cena, regalando dei fiori, o magari un gioiello! Perché un gioiello è tanto più bello se mi viene regalato, anche se ho la capacità economica di comprarmelo da sola. La figura femminile è meravigliosa, e ci troviamo molto in quello che dice Costanza Miriano: “ la donna è la colonna che sta sotto, per supportare la cattedrale dell’amore.” In questo senso lei usa il termine “ sottomessa” . la donna sostiene, l’uomo fa tutto il resto, e noi donne glielo dobbiamo permettere. È come il nel Tango, la donna può anche essere più brava dell’uomo, ma è tanto più brava , quanto si lascia portare, e non se ne deve fare accorgere di essere più brava, perché la bellezza nel Tango, è vedere l’uomo che porta..
Qual è, secondo voi, il ruolo che Dio riveste all’interno di una relazione?
Noi siamo cattolici, la priorità nel nostro rapporto la diamo a Dio. L’insegnamento alla base del nostro corso, è quello di padre Giovanni Marini (http://www.fratisog.it/) ,al corso zero la prima cosa che ho imparato, è che siamo in tre, che la relazione è, insieme, uniti a Dio. Mimmo ed io, abbiamo sperimentato, per tutto il tempo del nostro matrimonio, che se non fossimo stati uniti a Dio, consapevoli di questa unione, chissà quante volte ci saremo separati; e invece grazie a questo legame, noi riusciamo a guardarci negli occhi, anche quando potremmo vergognarci l’uno dell’altro, anche quando non vorrei essere guardata da mio marito, grazie allo sguardo di misericordia di Dio, che ci ha legato, che benedice il nostro matrimonio, possiamo andare avanti. È una forza in più. Peccato per chi non permette a Dio di entrare nella propria vita, perché è un occasione persa!
Costanza d’Ardia