Joy In These Bones
I’m gonna rise up singing because joy is mine.
Recentemente ho visto su Facebook un meme con l’immagine di un calendario con dei versi della Bibbia. Il verso del giorno era Luca 4:7: “Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo”. Il commento era il seguente: “Vi ispirerà di meno se sapeste chi l’ha detto” (un aiuto: a volte è chiamato il ‘padre della menzogna’).
I cattolici non sono famosi per predicare il Vangelo della prosperità. Anzi, noi cattolici “indossatori di crocifissi” a volte abbiamo la tendenza a fossilizzarci sul Venerdì Santo. Ci viene insegnato a non scappare dalla sofferenza e a non permetterle di lasciarci andare alla disperazione, ma di unire a quella sofferenza la Passione di Cristo sulla croce.
Nel mezzo delle nostre prove, però, non dobbiamo perdere la nostra gioia. È di questo che parla “Joy In These Bones” di Sarah Hart: dell’avere gioia anche quando soffriamo e falliamo. In un’intervista di Christopher Closeup, Hart ha approfondito il messaggio della canzone. “Penso che a volte ci dimentichiamo che la gioia di Cristo e la gioia della Resurrezione siano qualcosa che una volta credute, una volta che vi facciamo aderire la nostra anima, non ci può essere portata via”.
“Agiamo come se possiamo perderla, come se la nostra gioia dipendesse dalle circostanze”, ha continuato. “Ma la gioia è molto di più. La felicità e la contentezza, forse, possono dipendere dalle circostanze. Non la Gioia“.
Il messaggio di gioia che diffonde Hart non è superficiale né banale. Non è idealistico, non è un ritorno al Vangelo della prosperità, all’idea che adorando Dio si diventi sani, ricchi e saggi. Il suo album Above Earth’s Lamentation, un viaggio attraverso il dolore, dimostra il contrario. “Praying With a Broken Heart”, canzone nata dal dolore della perdita di una persona amata, è un pezzo particolarmente duro.
Nel suo ultimo album She continues the trek through our fallen world in her latest album, Til the Song is Sung continua ad esplorare il nostro mondo caduto, con canzoni come “Because I Want and End” e “Carry”.
Come fa quindi la cantante a passare da “I got bruises on my heart and on my soul, wounds of war within this blood and in my chest” (ho lividi nel cuore e nell’anima, ferite di guerra nel sangue e nel mio petto) a “I got joy in these bones” (c’è gioia in queste ossa) nella stessa canzone? Come può una persona così realista mantenere la sua gioia?
Perché lei è realista anche per quanto riguarda il Vangelo: “La gioia nasce sapendo che Dio ha sacrificato ogni cosa, persino Se stesso per noi, per provare il Suo amore per noi, e noi siamo quell’amore. Ecco la vera essenza della gioia cristiana”, ha risposto Hart.
Potete ascoltare la musica di Sarah Hart su iTunes.
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Libby Reichert