Alto e Glorioso Dio
Dammi umiltà profonda
[…] Don Alberto José Gonzalez Chaves, autore di una biografia del cardinale Rafael Merry del Val (che fu Segretario di Stato di san Pio X), ha ricordato una particolare preghiera che il cardinale (in attesa di beatificazione) pronunciava nella sua messa quotidiana.
Innanzitutto, va detto che si trattava di una personalità eccezionale. «Cosmopolita, poliglotta, di grande cultura, diplomatico, musicista, sportivo, fotografo», nonché di famiglia nobile (suo padre era ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede), fu chiamato all’alta carica (praticamente, il numero due dopo il Papa) a soli trentotto anni. «Nel suo testamento lasciò tutto ciò che possedeva alla Congregazione di “Propaganda Fide” per le missioni più povere». Pur ricoprendo «altissime dignità, non cessò mai, nel corso di quarant’anni, di occuparsi tutti i pomeriggi di un apostolato segreto e molto fecondo tra le famiglie bisognose e i giovani di Trastevere». Sulla sua tomba (nella cripta vaticana) «volle che ci fossero incisi solo il suo nome e queste parole: “Da mihi animas, coetera tolle”» (Dammi anime e prenditi il resto).
Ed ecco la preghiera. «Ogni giorno, dopo la celebrazione della Santa Messa, pregava le sue note ed impressionanti “litanie dell’umiltà”, con le quali supplicava il Signore di liberarlo “dal desiderio di essere stimato, elogiato, lodato, preferito, consultato… Libero dal timore di essere umiliato, disprezzato, calunniato, dimenticato, ridicolizzato, ingiuriato… E desiderare che gli altri siano più stimati, più considerati di me; che altri crescano nella considerazione da parte del mondo, e che io diminuisca; che ad altri siano affidati incarichi, prescindendo da me; che altri siano lodati ed io no; che altri siano preferiti rispetto a me in tutto… Che altri siano più santi di me, purché io lo sia nel massimo delle mie possibilità…”».
Ecco un’invocazione che noi intellettuali cattolici dovremmo fare nostra, io per primo. In effetti, fare gli apologeti in un tempo come il presente, non è facile, ma non solo perché si rema controcorrente. Oggi se non hai visibilità non esisti. Dunque, il successo personale sembrerebbe requisito essenziale anche per l’apostolato. L’autorevolezza, nel mondo odierno, è effettivamente legata al numero di copie vendute e/o alla considerazione in cui sei tenuto Oltretevere. […]
In fondo, Merry Del Val non aveva fatto altro che introiettare questa massima dell’Imitazione di Cristo (XLIX, 4-5): «Quello che piace ad altri riuscirà: e quello che piace a te non avrà riuscita. Sarà ascoltato quel che dicono gli altri: e quanto dici tu sarà stimato inutile. Gli altri domanderanno e riceveranno: tu domanderai e non otterrai. Gli altri saranno lodati per grandi dalla bocca degli uomini, e di te si tacerà. Agli altri sarà dato questo o quell’incarico: ma tu sarai giudicato buono a nulla. Per tutto ciò si contristerà qualche volta la natura, e sarà molto se sopporterai in silenzio. In queste ed altre prove suole essere provato il servo fedele del Signore». Beato Merry Del Val, che supplicava, per esserne abbassato, un Dio che, invece, lo sollevava.
da «Il Timone», giugno 2009
Litanie dell’umiltà del Servo di Dio card. R. Merry del Val
O Gesù! mite ed umile di cuore!
Esauditemi.
Dal desiderio di essere stimato –
Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere amato –
Liberatemi, Gesù,
Dal desiderio di essere esaltato –
Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere onorato –
Liberatemi Gesù.
Dal desiderio di essere lodato –
Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere preferito agli altri –
Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere consultato –
Liberatemi, Gesù,
Dal desiderio di essere approvato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere umiliato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere disprezzato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di soffrire ripulse –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere calunniato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere dimenticato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere ridicolizzato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere ingiuriato –
Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere sospettato –
Liberatemi Gesù.
Che gli altri siano amati più di me –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri siano stimati più di me –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano crescere nell’opinione del mondo e che io possa diminuire –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere prescelti ed io messo in disparte –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere lodati ed io dimenticato –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere preferiti a me in ogni cosa –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere più santi di me, purché io divenga santo in quanto posso –
Gesù, datemi la grazia di desiderarlo! “
Costanza D’Ardia