I medici non gli davano speranze di sopravvivenza, ma i genitori hanno scelto di lottare per la sua vita. E hanno incontrato due chirurghi che hanno fatto di tutto per salvare il piccolo Bentley. La sua storia ha commosso tantissime persone in tutto il mondoBentley Yoder è nato con un’encefalocele, un difetto di chiusura del tubo neurale che fa sporgere il cervello fuori dalla testa in quella che assomiglia a una sacca. La causa di questa condizione è una malformazione congenita del cranio, conseguente a una incompleta saldatura delle ossa della volta cranica. I genitori di Bentley, Sierra and Dustin, erano indubbiamente sconvolti, come riporta AbcNews:
Bentley è nato ed è stato consegnato ai genitori. Dopo circa 10 minuti, la coppia ha provato a dare il latte con il biberon. È andata bene. Tre giorni dopo, hanno lasciato l’ospedale insieme a lui. ‘Avevo troppa paura per dormire’, ha detto la madre, che pensava che il piccolo potesse morire in qualsiasi momento. Ma la settimana successiva Bentley non soltanto era ancora vivo, ma sembrava stesse ‘crescendo’ bene. Gli Yoders hanno quindi cercato il parere di altri medici (inizialmente sembrava esserci un parere quasi unanime sulla non possibilità di sopravvivenza del piccolo).
Sono andati al Boston Children’s Hospital, dove hanno incontrato il dottor John Meara, primario di Chirurgia plastica, e il dottor Mark Proctor, primario ad interim di Neurochirurgia. I due medici avevano familiarità con le procedure da espletare per dare al piccolo Bentley una possibilità di sopravvivenza. Hanno utilizzato dei programmi per disegnare e stampare in 3D dei modelli del cranio di Bentley e della protuberanza. In questo modo hanno potuto simulare gli interventi chirurgici e aumentare le possibilità di riuscita:
“Quando abbiamo iniziato l’operazione ci è sembrato come se l’avessimo già fatta molte altre volte. Ma non è esattamente vero. Guardando indietro a 10 o 20 anni fa, posso dire che in diversi casi ho visto la situazione anatomica da sanare, per la prima volta, soltanto in sala operatoria”.
“Abbiamo effettuato tutti i passaggi sui modelli creati in 3D, prima di portare Bentley in sala operatorio. L’operazione è durata 4-5 ore, ma 20 anni fa sarebbe potuta durare dalle 14 alle 18 ore”.
Oggi Bentley è sano. Sebbene sia ancora presto per dire se ci saranno o meno effetti duraturi dell’encefalocele, i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte a questo bimbo che ha iniziato la sua vita con una sofferenza così tragicamente unica.
[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]