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Cibo e solidarietà: ecco chi sono gli chef ispirati dal Vangelo

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 22/06/16
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Da Bottura dell’Osteria Francescana ad Esposito che organizza la mega festa in Costiera Sorrentina. Così il cibo sostiene poveri, ammalati, disabiliChef stellati a servizio…del prossimo. Una missione dal sapore evangelico e cristiano – aiutare i più bisognosi – che portano avanti ormai da qualche tempo alcuni tra i maggiori cuochi al mondo.

Chi sono gli “chef della solidarietà”? La palma numero uno va consegnata a Massimo Bottura dell’ Osteria Francescana di Modena, che da qualche giorno è stato proclamato a New York il migliore ristorante al mondo.

REFETTORIO AMBROSIANO

Bottura è stato l’ideatore del Refettorio Ambrosiano, un progetto di solidarietà che ha avuto un forte impulso in occasione di Expo. Nei mesi di Expo Bottura ha coinvolto i migliori chef a cucinare con gli avanzi recuperati all’Esposizione, garantendo 90 posti al giorni per i poveri. A gestire il refettorio è la Caritas Ambrosiana.

Lo chef ha anche dato vita a un’associazione Food for Soul che secondo le sue parole «non è un progetto di beneficenza: è un progetto culturale», che ha lo scopo di far avanzare il binomio cibo-solidarietà (Vita.it, 16 giugno).

CIBO SOLIDALE ALLE OLIMPIADI

Attraverso l’associazione il modello Refettorio Ambrosiano grazie alla tenacia di Bottura sarà replicato a Rio de Janeiro in una favela: in occasione delle olimpiadi (5-21 agosto) nascerà un refettorio dei grandi cuochi nel cuore di Lapa uno dei quartieri difficili della metropoli brasiliana. «Secondo le aspettative, potremo servire oltre 20mila pasti ricavati da circa 12 tonnellate di cibo recuperato dal Villaggio Olimpico» si spiega sul sito della non profit. «Oltre a essere una mensa, Refettorio Rio terrà corsi sullo spreco alimentare, lezioni di cucina e tirocini pratici che aiuteranno nel sostentamento di intere famiglie locali».

Di refettori Bottura ne vorrebbe aprire in ogni parte del mondo partendo proprio dall’esperienza milanese.

VEGANO POCO APPREZZATO

Chef Simone Salvini

Anche Simone Salvini, chef vegano autore di un programma su Gambero Rosso channel, credente (segue spesso i ritiri spirituali del barnabita padre Antonio Gentili, anche se si professa vicino all’induismo) è un campione di solidarietà. I frati dell’Antoniano di Bologna — quelli dello Zecchino d’Oro, per intenderci — lo hanno chiamato nella loro mensa per i poveri e lui ha accettato con piacere di cucinare gratuitamente per i più bisognosi.

L’obiettivo dei frati è stato di rilanciare la cucina della solidarietà con grandi nomi della ristorazione. Ma la risposta, almeno per Salvini, non è stata positiva. Perché al refettorio la cucina vegana non è stata apprezzata da tutti gli ospiti: ci sono state molte lamentele per l’assenza della carne dal menu’ (Il Resto del Carlino, 26 aprile).

LA FESTA IN COSTIERA

Un grande successo ha invece riscontrato l’evento promosso in Costiera Sorrentina dallo chef Gennaro Esposito, che tutti riconoscono come giudice del programma “Junior Masterchef”. Esposito ogni anni riunisce nella sua Vico Equense numerosi colleghi (quest’anno centocinquanta!) per una grande fiera del cibo solidale.

L’avventura di FestaVico è partita tredici anni fa, proprio dal ristorante Torre del Saracino, messo su dal giudice di Masterchef Junior con Vittoria Aiello, pasticciera, compagna di vita e lavoro.

IN AIUTO AI MALATI DI CANCRO

Ogni edizione, in primavera, si mangia ovunque per strada, dal fioraio e dal giornalaio, e tutto si conclude con una cena di beneficenza stellata in spiaggia, allo stabilimento Bikini. Il ricavato (nell’edizione 2016 di 189 mila euro circa) è andato ad una Onlus che si occupa di assistenza per i malati di tumore e patologie neo-natali. L’uscire di (oltre 20) piatti è stato, tra gli altri, degli chef stellati Andrea Berton, Massimo Bottura, Niko Romito, Davide Scabin e molti altri, che hanno chiamato questo «il gioco delle mani amiche» (Vanity Fair, 15 giugno).

SOSTEGNO AI DISABILI

Chef Agostino Iacobucci

Un aiuto ai disabili è invece quello che Agostino Iacobucci – cuoco stellato del ristorante bolognese ‘ I Portici’ – vuole offrire attraverso una grande manifestazione promossa a Ozzano nell’Emilia, in provincia di Bologna: il 26 e 27 giugno arriva l’evento ‘I 5 sensi – Uniti per De@Esi’.

Iacobucci ha convocato 29 chef stellati e 28 emergenti, 15 pasticceri, 6 pizzaioli, (tra cui il pasticcere campione del mondo Gino Fabbri e il mago del tortellino Ivan Poletti), che proporranno in vari stand manicaretti per tutti i gusti. «Porteremo Emilia-Romagna e Campania insieme, per esprimere e trasmettere emozioni con i nostri piatti», racconta Iacobucci, originario di Napoli. Ed è proprio questo che sostiene anche l’associazione di promozione sociale De@Esi, a cui sarà devoluto il ricavato dell’iniziativa.

IL METODO “CUOMO”

L’associazione infatti, rifacendosi al metodo pedagogico ‘emozione di conoscere e desiderio di esistere’, ideato da Nicola Cuomo, docente di Pedagogia speciale all’Alma mater recentemente scomparso, promuove in tutta Italia percorsi per la realizzazione lavorativa e l’autonomia di persone diversamente abili.

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