Alla fine il Papa ha incontrato Bernie Sanders. Prima di partire per l’isola greca di Lesbo, questa mattina alle 6, Francesco ha incontrato il candidato alle primarie democratiche per le presidenziali Usa che, giunto ieri pomeriggio in Vaticano per prendere parte a una conferenza della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, riparte oggi per New York dove lo attende la sfida nello Stato di New York con Hillary Clinton. Con Sanders, a quanto si apprende da fonti qualificate, erano presenti la moglie, il cancelliere della Pontificia Accademia, il monsignore argentino Marcelo Sanchez Sorondo, e l’economista statunitense Jeffry Sachs.
Francesco ieri aveva inviato un messaggio autografo per scusarsi con gli ospiti del convegno dedicato ai 25 anni dell’enciclica Centesimus Annus di Giovanni Paolo II, spiegando di non potere passare per un saluto a causa della preparazione del viaggio odierno a Lesbo. Tra gli altri partecipanti, i presidenti boliviano ed ecuadoriano, Evo Morales e Rafael Correa. Nel suo discorso, Sanders ha criticato Wall Street e la preponderanza dei mercati finanziari caldeggiando una riforma morale dell’economia e citando sia l’Enciclica di Karol Wojtyla del 1991 sia, soprattutto, papa Francesco, la cui «visionarietà» ha indicato come modello di ispirazione per impegnarsi a favore del bene comune.
Lo stesso Sanders, incontrando la stampa Usa dopo avere salutato il Papa e prima di ripartire per New York, ha detto che è stato «un vero onore» incontrare Francesco. «Penso che sia una delle figure straordinarie non solo del mondo attuale, ma della storia mondiale moderna». Sanders ha riferito di avere espresso al Papa il proprio apprezzamento per «il ruolo incredibile che sta avendo nel pianeta nell’affrontare temi quali la necessità di un’economia basata sulla moralità, non l’avidità». L’incontro è avvenuto nella Casa Santa Marta dove risiede il Papa.