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Come Dio può usare il nostro peccato per fare il bene

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Meg Hunter-Kilmer - pubblicato il 13/06/16
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Anche se tutto ciò che volete fare è dimenticare il vostro passato, Dio può usarlo per portarvi più vicino a Lui

Signore onnipotente, Dio d’Israele, un’anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te. Ascolta, Signore, abbi pietà, perché abbiamo peccato contro di te. [Baruc 3, 1-2]

Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco. [Luca 7, 47]

Trascorro molto tempo dicendo a tutti cosa c’è di bello nell’essere cattolici, e mi ritrovo spesso a dire: “Una cosa che amo del fatto di essere cattolica è…”. Questa frase può terminare in un centinaio di modi diversi, ma ci sono alcune dottrine specificatamente cattoliche in cima alla lista. Insieme all’Eucaristia e all’autorità della Chiesa c’è la certezza dell’assoluzione, la fiducia che i cattolici ripongono nel fatto che quando Dio ci assolve attraverso il sacerdote i nostri peccati vengono spazzati via completamente.

È una cosa incredibile di cui essere sicuri – se solo riuscissimo davvero a crederci. Perché per quanto diciamo di credere nel perdono dei peccati, ho incontrato innumerevoli persone ancora bloccate dalla vergogna che provano per il proprio passato. Dio può avermi perdonato, pensano molti di noi, ma deve sicuramente avere un’opinione meno elevata di me. E allora invidiamo le persone che si sono convertite presto e ci detestiamo per le scelte negative che abbiamo fatto, dimenticando che alcuni dei nostri santi più importanti sono stati dei grandi peccatori.

È per questo che la storia della donna peccatrice che unge i piedi di Gesù mi colpisce tanto. È splendido vedere l’abbandono con cui si getta ai piedi del Signore, la sua totale mancanza di vergogna mentre bagna i suoi piedi con le proprie lacrime. È tuttavia una congiunzione a colpirmi davvero: “poiché”. Non è stata perdonata poiché ha mostrato amore. Mostra amore poiché è stata perdonata tanto.

È sorprendente: per via del suo passato peccaminoso mostra tanto più amore. Nell’economia divina, il suo peccato può essere usato per il bene. E in qualche modo, Dio (che non desidera mai che pecchiamo) l’ha resa migliore non nonostante il suo passato, ma a causa di esso.

Dio può usare il nostro passato. Anche se tutto ciò che ci viene voglia di fare quando ci pensiamo è cancellare tutto, Dio può usarlo. Potremmo agire come Baruc, stanchi e pieni di angoscia per un peccato confessato e perdonato da molto tempo, ma Dio non vede quel peccato. Vede suo figlio che torna a casa. Come il padre del figliol prodigo del Vangelo di Luca, si rallegra in noi. E può prendere il nostro peccato assolto e trasformarlo in una testimonianza, o in compassione, o in desiderio di Lui.

Sarebbe stato meglio se non avessimo peccato? Ovviamente sì, ma in qualche modo è meglio essere perdonati che non essere caduti: “Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5, 20).

Ultimamente ho pensato alla mia conversione, al perché Dio è entrato nella mia vita proprio in quel momento, a quante altre conversioni sono state necessarie per portarmi fin qui e a quante altre volte avrò bisogno di essere convertita. È facile cadere nel rammarico, ma spesso la vergogna per un peccato perdonato è lo strumento che il Diavolo usa per privarci della libertà che abbiamo in Cristo. Anziché essere intrappolata in questo, ringrazio Dio perché nella sua misericordia mi ha permesso di cadere.

Se non fossi stata un tale disastro prima di incontrare Cristo, non riuscirei a parlare con la convinzione che ho su quanto sia vuota una vita senza di lui.

Se non fossi stata una nuova cristiana così disastrosa, non saprei incoraggiare le persone ad essere gentili nella loro evangelizzazione.

Se non fossi stata una persona che giudica tanto, forse non avrei mai capito quanto sia ancora peccatrice.

Se non fossi una tale peccatrice, non avrei bisogno di lui.

È bene pentirci dei nostri peccati. È incredibile che il nostro pentimento porti a un perdono totale. Permettiamo al Signore di donarci la libertà di confidare nel fatto che quando dice che fa nuove tutte le cose lo intende davvero.

Noi non siamo il nostro peccato. Abbandoniamo la vergogna e lasciamo che Dio usi il nostro passato per fare del bene.


Meg Hunter-Kilmer scrive per il suo blog, Held by His Pierced Hands, e viaggia in tutti gli Stati Uniti per parlare a giovani e adulti e guidare ritiri e missioni parrocchiali.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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