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Le analogie tra i cavalieri Jedi e i Templari

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Philip Kosloski - pubblicato il 13/06/16
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George Lucas si è ispirato ai monaci-guerrieri cattolici quando ha ideato i cavalieri di Guerre Stellari e le spade laser che brandisconoDavid Konderla, da poco nominato vescovo, sta facendo un passo importante nel modo in cui percepisce il bastone pastorale, rispetto a molti suoi fratelli vescovi, intagliando da sé, a mano, il suo bastone. Per Konderla questa attività è una parte fondamentale della sua preparazione vescovile. In un’intervista alla CNA ha spiegato che “ogni Jedi deve fare da sé la propria spada laser – che userà per combattere il male – prima di aver ultimato il proprio addestramento. È la stessa cosa per il mio pastorale”.

La cosa interessante è che mentre gli Jedi di Guerre Stellari hanno ispirato Konderla a realizzare da sé il proprio bastone pastorale, si è scoperto che George Lucas, creatore della famosa serie fantascientifica, si è ispirato ai monaci-guerrieri cattolici quando ha ideato gli Jedi e le spade laser che brandiscono.


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Nelle prime bozze della storia di Guerre Stellari, Lucas ha scritto di un 16enne che entra nell’Accademia Intergalattica per addestrarsi come “potenziale Jedi-Templare” (si legga a tal proposito The Making of Star Wars). Da notarsi che l’uso della parola “Jedi-Templare” è un chiaro riferimento all’ordine cattolico di tipo militare-religioso conosciuto come dei “Cavalieri templari”. Il termine Templare è stato presto abbandonato, ma Lucas non ha lasciato perdere l’idea del tutto, riferendosi a loro, in tutti i suoi film, come ai “Cavalieri Jedi”.

Lo scrittore Terrance MacMullan spiega che i Cavalieri templari “erano apprezzati più degli altri cavalieri a causa della loro austerità, della loro devozione e della loro purezza morale. Come gli Jedi, praticavano la povertà individuale in un ordine monastico-militare che richiedeva grandi risorse materiali”. Anche l’abbigliamento degli Jedi rimanda alle vesti indossate dai “monaci-guerrieri cristiani che prendevano i voti di povertà, castità ed obbedienza”.

I Cavalieri templari, spesso associati a miti moderni, erano un gruppo di uomini che avevano dedicato se stessi alla protezione dei pellegrini che attraversavano la Terra Santa. È iniziata come una piccola organizzazione che è presto cresciuta in numero e potere.


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Sono stati poi inquadrati come ordine monastico, permettendo a un certo numero di membri di essere ordinati sacerdoti, fungendo da cappellani. Di solito l’accesso all’ordine era proibito per gli uomini sposati, ma a volte è stato concesso loro di arruolarsi. San Bernardo di Chiaravalle ha sostenuto l’ordine nella realizzazione della Regola, e l’abito cistercense ha ispirato il loro abbigliamento.

Si diffusero poi, purtroppo, sempre più voci circa i rituali segreti e le dottrine eretiche insegnate alle nuove reclute dei Cavalieri templari. Re Filippo IV di Francia ha approfittato della situazione per confiscare i beni dell’ordine. Probabilmente anche questo episodio ha avuto influenza sul lavoro di Lucas, come fatto notare qui: “Come la Grande Purga Jedi ordinata dal Cancelliere Palpatine ne ‘La vendetta dei Sith’, il Re di Francia Filippo IV ha annientato i Cavalieri templari dopo averne arrestati a centinaia (e successivamente torturati e giustiziati per eresia) il 13 ottobre 1307”.

La Chiesa ha poi rivelato che Papa Clemente ha assolto i Cavalieri templari da qualsiasi accusa di eresia mostrando la propria volontà di contribuire a una loro riforma, ma le pressioni di Re Filippo lo hanno spinto a sopprimere l’ordine.

Oltre a essersi ispirato ai Cavalieri templari, Lucas ha preso in prestito una frase comune della Chiesa Cattolica, alterandola per l’utilizzo che ne avrebbero dovuto fare i Cavalieri Jedi. Il regista Laurent Bouzereau ha spiegato come la frase “Che la Forza sia con te” sia una variante della frase cristiana “Che il Signore sia con voi e con il tuo spirito” – in latino Dominus vobiscum et cum spiritu tuo – spesso scritta da San Paolo alla fine delle sue epistole, ed è oggi la formula delle preghiere all’inizio della Messa.


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È vero che Lucas si è ispirato anche ai samurai giapponesi e ai monaci Shaolin, per i suoi Cavalieri Jedi, ma non ha voluto portare gli Jedi a rappresentare una religione in particolare. Ha preso degli elementi da vari luoghi, costruendo una storia complessa con il solo scopo di intrattenere.

In conclusione, non si può negare che gli Jedi hanno influenze cristiane e non lascia sorpresi il fatto che David Konderla, da poco nominato vescovo, abbia realizzato la sua personale “spada laser” per sconfiggere le potenze del male. Gli Jedi avevano un tempo il compito di essere “guardiani della pace e della giustizia nella galassia” e i vescovi hanno un compito persino più grande da compiere: la salvezza delle anime.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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