Le religiose sono di un istituto milanese (Maria Bambina). E grazie ad un’intuizione di Papa Leone XIII hanno stabilito un insolito recordSapevate che la storia dell’astronomia è stata cambiata da….quattro suore? La precisione, la capacità di calcolo, la scaltrezza di queste consacrate hanno consentito loro di stabilire un primato: catalogare ben 400.000 stelle.
Fra il 1910 e il 1922 quattro anonime suore originarie della Lombardia e impiegate all’Osservatorio Vaticano (Specola Vaticana) scoprirono e catalogarono gli astri. Dopo quasi un secolo i nomi di queste preziose aiutanti sono stati finalmente rivelati. Si tratta di Emilia Ponzoni, Regina Colombo, Concetta Finardi e Luigia Panceri (Corriere della Sera, 6 giugno).
LE RIUNIONI DI PARIGI
La storia delle quattro religiose inizia alla fine dell’800. Tra il 1897 e il 1899 gli astronomi più famosi del mondo si riunirono in vari incontri a Parigi per provare a catalogare le stelle attraverso l’opera denominata Catalogo Astrografico (Catalogo AC o Carte du ciel). Obiettivo delle conferenze era quello di creare una mappa del cielo e indicare il più precisamente possibile la posizione degli astri. Grazie a quella serie di eventi si ebbe la prima mappatura dell’universo che diede poi il via all’astronomia moderna e alle successive scoperte nello spazio.
LA STRATEGIA DEL PAPA
A questi incontri prese parte anche il Vaticano. Papa Leone XIII decise di inviare un proprio studioso. Il pontefice era convinto che in questo modo si sarebbe fatto sapere al mondo come la Chiesa cattolica fosse interessata alla scienza e non unicamente preoccupata su questioni teologiche e religiose.
IL GESUITA E LE SUORE
Chi fu scelto dal papa? L’incarico, spiega il Corriere, lo ebbe il sacerdote Francesco Denza, che passò poi la mano al gesuita John Hagen fatto arrivare appositamente da Washington. Per compiere al meglio i suoi studi, l’astronomo americano fece richiesta per avere qualche aiutante pronto a scrivere e riportare diligentemente le coordinate delle stelle. Furono scelte così le quattro suore, che con il tempo diventarono sempre più capaci finché non furono in grado non solo di scrivere i dati, ma anche di usare l’enorme telescopio per scrutare il cielo.
L’ISTITUTO DI MARIA BAMBINA
«Questa storia era conosciuta nel mondo ecclesiastico, ma nessuno aveva mai trovato il nome di quelle assistenti», spiega Carol Glatz del sito Vatican News, che ha riportato la notizia (2 giugno) «Le quattro sorelle provenivano dall’Istituto Suore di Maria Bambina, la cui casa generalizia si trova tuttora nel centro di Milano».