Papa Francesco assicura «a tutti coloro che sono al servizio delle comunità carcerarie la sua solidarietà nella preghiera e la sua profonda gratitudine per i loro sforzi nel difendere la dignità umana di tutti coloro che si trovano in carcere». È quanto si legge nel messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato dal Pontefice ai partecipanti dell’incontro europeo dei cappellani carcerari, dal titolo «Radicalizzazione nelle carceri: una visione pastorale», che si tiene oggi e domani presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo.
Allo stesso modo, il Papa «ringrazia anche i cappellani carcerari per assistere i detenuti nel celebrare l’Anno Giubilare della Misericordia fruttuosamente: `Nelle cappelle delle carceri potranno ottenere l’indulgenza, e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa, perché la misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre in esperienza di libertà´. (Lettera con la quale si concede l’indulgenza in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, 1 settembre 2015)».
«Insieme a un apprezzamento rivolto al Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, alla Commissione Internazionale della Pastorale nelle Carceri e alla Missione Permanente della Santa Sede per aver organizzato questo importante evento, il Santo Padre invia il suo cordiale saluto a tutti i partecipanti», si legge ancora nel messaggio. «Con questi sentimenti – conclude il testo -, Papa Francesco invoca di cuore su di voi e su tutti coloro che sono riuniti con voi le benedizioni divine della pace e della gioia».