Dio non ci chiede di capire, solo di amare e confidare Mentre il mio spirito vien meno, tu conosci la mia via.
Salmo 142, 4
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sof erenze per partecipare anche alla sua gloria. Io ritengo, infatti, che le sof erenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
Romani 8, 16-18
All’inizio della settimana scorsa ho avuto la possibilità di trascorrere la serata nella basilica del Sacro Cuore di Parigi. Dopo essermi registrata con la suora benedettina incaricata, sono stata portata in una stanza in cui un’altra suora stava offrendo una splendida conferenza sulla preghiera e sul peccato, piena di riferimenti alle Scritture. Poi, alle 22.00, c’è stata la Messa con 200 persone, dopo la quale chiunque non avesse un biglietto rosso speciale è stato scortato fuori, lasciando pochi di noi in una chiesa debolmente illuminata in cui il Santissimo Sacramento è stato esposto in modo perpetuo dal 1885 – guerre mondiali e tutto il resto. Per qualche momento sono rimasta lì, poi sono andata alla guest house a dormire.
Ho programmato la sveglia per un’ora santa alle 3 del mattino, e mi sono fatta strada in una chiesa straordinaria che non riuscivo a vedere. Avevo progettato di meditare sui versetti del giorno alla luce dello splendido mosaico del Sacro Cuore che avevo ammirato in precedenza, ma le luci erano spente su tutto ciò che non fosse Gesù.
C’erano solo una pellegrina stanca e il suo instancabile Signore.
C’è uno splendido passo nella Liturgia delle Ore che mi colpisce ogni settimana:
“O Signore nostro Dio, il tuo amore per noi è instancabile”.
Suscita un brivido nel cuore di questa peccatrice il fatto di ricordare che il suo amore è instancabile. Non importa cosa faccio o quanto mi allontani, Egli anela ancora ad amarmi.
Il suo amore è instancabile, e lo stesso vale per la sua provvidenza. La sua saggezza è instancabile, anche quando non riesco a capire cosa sta facendo. Il suo potere è instancabile, nonostante apparentemente possa non agire. Il nostro Dio lavora sempre, ama sempre, pianifica sempre.
È qualcosa che devo ricordarmi quando sono stanca, il che sembra accadere spesso. Io posso essere a pezzi, ma lui è instancabile. Conosce le mie vie. E mi ha adottato come sua figlia. Il che vuol dire che sono nelle sue mani.
Stare seduta lì davanti a un Dio che mi ha aspettata per 130 anni – per 2.000, per l’eternità – era tutto quello che potevo fare per tenere gli occhi aperti. Ma lui è instancabile. Quando era appeso alla croce non era schiacciato. Ha resistito per il bene della gioia che gli era posta innanzi (Ebrei 12, 2). E ciò che ci offre ora non è solo un amore instancabile per oggi, ma una promessa di eternità.
Non comprendo la sofferenza. So che ha valore perché quella di Cristo l’ha avuto. So che Dio può usarla per il bene e che può perfezionarci. La Lettera ai Romani ci dice che soffriamo per poter essere glorificati, e ci credo. Lo capisco a livello intellettuale, ma c’è qualcosa che ancora mi sfugge.
Per ora va bene. Dio non ci chiede di comprendere la sofferenza. In realtà non ci chiede di capire alcunché. Ci chiede solo di amare e di confidare. Sa che a volte la risposta migliore alla sofferenza è solo gemere “Non la capisco”.
E allora, nel mezzo di questa settimana stancante di viaggio stancante in una vita stancante sono rafforzata dalla consapevolezza che il mio Dio non dorme (Salmo 121, 4). Quando non riesco a vedere una via d’uscita, Lui lo fa. Quando mi sento indegna d’amore, mi chiama a tornare a casa. Questo Padre mi aspetta per sistemare le cose. Posso anche essere sopraffatta, ma Lui non lo è mai. Lodiamo Dio per il suo amore instancabile e la sua fedeltà in tutte le circostanze in cui ci troviamo.
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Meg HunterKilmer scrive per il suo blog, Held by His Pierced Hands, e viaggia in tutti gli Stati Uniti per parlare a giovani e adulti e guidare ritiri e missioni parrocchiali.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]