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Ior, c’è il primo sequestro preventivo di conti correnti di un cittadino italiano

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Vatican Insider - pubblicato il 19/05/16
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Un capitolo importante dell’inchiesta dei finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria che ha portato all’arresto dell’imprenditore edile Angelo Proietti riguarda i suoi rapporti con il Vaticano e con lo Ior, dove Proietti aveva dei conti che sono stati sequestrati e sui quali sono stati movimentati milioni di euro. 

Quello nei confronti di Proietti – balzato alle cronache per la vicenda della casa, da lui ristrutturata, messa a disposizione dell’ex ministro Giulio Tremonti – è il primo caso di sequestro preventivo di conti correnti di un cittadino italiano presso lo Ior. 

La Gdf ha accertato tra l’altro che l’imprenditore romano era titolare di contratti di appalto con diverse istituzioni ed Enti del Vaticano (vengono citate Apsa, Lumsa e Ospedale Bambino Gesù): grazie a una rogatoria i finanzieri hanno poi verificato la disponibilità da parte di Proietti di conti personali presso lo Ior. Su questi conti, affermano gli investigatori, l’imprenditore incassava direttamente «ingenti pagamenti che avrebbero dovuto invece essere effettuati alla società fallita, in quanto riferibili ai lavori edili fatti dalla Edil Ars» – società che si pubblicizzava come «impresa appaltante di lavori presso lo Stato Pontificio» – per conto dell’Apsa e di enti religiosi. 

In particolare, su uno di questi conti nel decennio 2004-2014 Proietti ha effettuato movimentazioni in uscita (quasi esclusivamente per contanti) per circa 9,5 milioni di euro. 

Il Gip ha disposto il sequestro preventivo nei confronti di Proietti dei saldi dei rapporti bancari a lui intestati presso lo Ior. 

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