Dovrebbe avvenire lunedì prossimo, 23 maggio, l’atteso incontro tra Papa Francesco e l’imam dell’università di al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib, dopo anni di congelamento dei rapporti tra questo prestigioso centro egiziano dell’islam sunnita e la Santa Sede.
«E’ in fase di preparazione per lunedì prossimo un’udienza del Papa con l’imam di al Azhar», ha dichiarato oggi il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, rispondendo a domande dei giornalisti. «Non abbiamo ancora l’ora e i termini precisi – ha spiegato – ma si prevede che possa esserci».
A febbraio scorso una delegazione vaticana si era recata in visita all’università di al-Azhar esprimendo la disponibilità ad ospitare il grande imam per un incontro con il Papa. In una nota vaticana si leggeva che monsignor Miguel Angel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, accompagnato dal Nunzio Apostolico in Egitto, monsignor Bruno Musarò, aveva fatto una visita ad al-Azhar, «prestigiosa istituzione musulmana sunnita».
La delegazione era stata ricevuta dal Dr. Abbas Shuman, Vice del Grand Imam, Dr. Ahmad Al-Tayyib. «L’incontro – si leggeva nella nota – si è svolto in un clima di grande cordialità e si è parlato della necessità di una ripresa del dialogo tra le due Istituzioni, come auspicato da Papa Francesco e da varie persone di buona volontà. Si è rimasti d’accordo sull’importanza di proseguire e intensificare tale dialogo per il bene dell’umanità. Il Segretario Monsignor Ayuso ha consegnato una lettera di Sua Eminenza il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, nella quale esprime la sua disponibilità a ricevere il Grand Imam e ad accompagnarlo ufficialmente in udienza dal Santo Padre. Mentre si ringrazia quanti hanno collaborato per il successo della visita ad al-Azhar, ci si augura che essa possa condurre ad una fruttuosa collaborazione».
Al-Azhar aveva deciso l’interruzione della propria collaborazione con la Santa Sede dopo che, a gennaio del 2011, Papa Benedetto XVI aveva citato un attentato ai copti di Alessandria tra i motivi per i quali è «urgente necessità per i Governi della Regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose». Parole interpretate al Cairo come ingerenza politica, tanto che il Governo egiziano di allora richiamò il proprio ambasciatore presso la Santa Sede e l’università sunnita decise, evocando anche il discorso di Joseph Ratzinger a Ratisbona, di sospendere il dialogo con la Santa Sede.
Il Vaticano, ha detto sempre oggi padre Lombardi, invierà al primo vertice umanitario mondiale, convocato dall’Onu a Istanbul per il 23 e 24 maggio, «una delegazione ad alto livello, guidata dal segretario di Stato Pietro Parolin e composta tra l’altro da monsignor Auza, osservatore permanente a New York e da monsignor Tomasi», già osservatore permanente presso la sede Onu di Ginevra e attualmente al dicastero vaticano per la Giustizia e la pace. Il portavoce ha anche annunciato che per il Vertice è previsto un videomessaggio del Papa, che sarà pubblicato prossimamente.