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Voglio che tutti i miei avversari muoiano!

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Francisco Vêneto - pubblicato il 11/05/16
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E possibilmente dopo aver sofferto un bel po’! Sì, voglio proprio quello che è scritto nel titolo e nel sottotitolo.

E non fare il santarellino, perché lo vuoi anche tu.

Proviamo entrambi la stessa volontà furiosa che soffrano e muoiano, muoiano tutti, uno dopo l’altro. Maledetti! Disgraziati!

Dì la verità: non sopporti più quella canaglia, quel ladro, quel corrotto che ha la faccia tosta di ritenersi onesto e puro e punta il suo dito putrido contro di te. Maledetti ipocriti! Muoiano tutti!

E quei pazzi di quella religione maledetta, ipocriti, che hanno la faccia tosta di ritenersi padroni della verità e dicono pure di sostenere l’amore e la pace! Ma per favore! Che amore è quello? Che pace è? Muoiano tutti, scompaiano per sempre dalla faccia terra e vadano tutti all’inferno, da dove non sarebbero mai dovuti uscire!

E quelli a cui piace quella musica orrenda, che non hanno la minima capacità di rispettare gli altri, che pensano che conti solo quello che piace a loro! Misericordia, Signore! Manda un fulmine sulla loro testa!

Non è questo che pensi? Non è questo che, quando sei a tuo agio tra le persone a te più vicine, dici anche a voce alta?

Non c’è niente di male a provare sentimenti di questo tipo.

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(Pausa per lo stupore)

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(Pausa per l’indignazione)

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(Pausa per un altro po’ di stupore)

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Sì, è proprio così. Non c’è niente di sbagliato a provare tutto questo.

È del tutto normale, comune, provare rabbia, odio, e voler strangolare, picchiare e uccidere altre persone, a volte addirittura quella che condivide il letto con voi.

Quello che non è normale e non dovrebbe essere comune è acconsentire a voler loro tanto male.

Non siamo responsabili per quello che sentiamo. Sentire è una cosa involontaria, ci succede e basta. Sentire non è peccato. È naturale provare repulsione per chi la pensa in modo molto diverso da noi, per chi offende stupidamente quello che difendiamo.

Quello che è peccato, quello che è volontario, quello che diventa nostra responsabilità, è acconsentire ai desideri perversi che proviamo.

Sentire è una cosa, acconsentire un’altra.

Proviamo tendenze spaventosamente basse, vili, sporche, degradanti, e non possiamo evitarlo. Fa parte della nostra natura caduta (che oltre ad essere già caduta riesce a continuare ad essere decadente).

Ma possiamo e dobbiamo evitare di acconsentire.

Ah, quando capiremo la differenza!

 

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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