Si pensa che Rima Fakih sia stata la prima musulmana a vincere il titolo di Miss USA quando è stata incoronata nel 2010.
Ora la vincitrice del concorso di bellezza si è convertita al cristianesimo, condividendo recentemente un versetto della Lettera ai Filippesi su Twitter.
Philippians 4:13 I can do all things through him who strengthens me pic.twitter.com/RSTZ9IJD3Z
— Rima Fakih Slaiby (@RimaFakih) March 30, 2016
La Fakih si è convertita al cristianesimo il mese scorso preparandosi al suo matrimonio in Libano la prossima settimana con Wassim Salibi, un ricco produttore musicale cristiano, riporta Christian Today.
Quando ha vinto il titolo di Miss USA, la Fakih ha affermato: “Vorrei dire che sono in primo luogo americana, e sono un’araba-americana, una libanese-americana, e una musulmana-americana”.
Secondo il sito Albawaba, la Fakih si è ricollegata alle sue origini musulmane solo quando era al college.
“Quando sono andata all’Università del Michigan, dove c’è una forte comunità musulmana, mio padre ha voluto che conoscessi di più l’islam”, ha dichiarato.
“Non sapevo molto del Ramadan e delle altre feste, e mio padre voleva che cogliessi quell’opportunità e imparassi”.
Aggiunge Christian Today:
La religione della Fakih era musulmana sciita, ma ha frequentato una scuola cattolica. In un’intervista rilasciata all’Huffington Post nel 2010 ha detto: “Siamo più che altro una famiglia spirituale. La religione non definisce me o la mia famiglia. La mia famiglia è molto liberale, e apprezziamo tutti i tipi di religione”.
“Mio cognato è cristiano, e lui (e mia sorella) hanno battezzato i loro due figli. Ho uno zio che si è convertito al cristianesimo e ora è sacerdote”.
“Andiamo in chiesa a Pasqua. Abbiamo sempre fatto l’albero di Natale e ogni anno andiamo al Radio City Christmas Show e guardiamo Miracolo sulla 34ma Strada, ma celebriamo anche alcune feste islamiche”.
E ancora:
A marzo ha twittato un versetto biblico tratto dalla Lettera ai Filippesi, che dice: “Tutto posso in colui che mi dà la forza”.
I cristiani maroniti riconoscono l’autorità del papa, e in quanto tali sono cattolici.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]