Tornare a guardare l’altro, cercare spazi che favoriscano il ritorno all’emozione che ha dato origine ai figliCi sono crisi di coppia quando arriva un figlio? Ci sono grandi cambiamenti, non sempre crisi. Per evitare queste ultime, si raccomanda di fare attenzione a quanto segue.
La nascita di un figlio è senz’altro uno dei momenti più emozionanti e trascendentali che si possano vivere, e anche una tappa di cambiamento nel rapporto di coppia.
Dopo l’arrivo dei figli, il matrimonio passa da un “prima” a un “dopo”: la maternità/paternità comporta nuove sfide nella vita coniugale.
In un’intervista rilasciata al quotidiano ABC.es, la psicologa clinica Olga Carmona ha spiegato cosa accade nelle coppie quando arriva un figlio: “Una coppia è un sistema che ha il proprio equilibrio, quello di cui ha bisogno e che copre le sue necessità affettive, che sono diverse per ciascuno. Quando arriva un figlio, il binomio salta in aria per diventare un triangolo al servizio delle necessità di una terza persona che richiede molta energia in termini di affettività e di presenza. La coppia sposta lo sguardo verso qualcuno che non è più il partner, o almeno non nella stessa proporzione in cui lo era in precedenza”.
Tanti anni di lavoro e la propria esperienza personale fanno sì che la psicologa non esiti ad affermare che i problemi si verificano “perché siamo tremendamente resistenti al cambiamento. Ci sentiamo sicuri nell’inerzia, in ciò che è noto, e l’arrivo di un figlio è probabilmente uno dei più grandi cambiamenti nella vita di un essere umano”.
Le madri non la vivono come i padri
Uomini e donne non vivono la maternità/paternità allo stesso modo. La psicologa spiega che “nel caso delle donne il cambiamento va dall’aspetto fisico e biochimico al mondo emotivo, che si sente assalito da quella che credo sia la forma d’amore più intensa che sia possibile”.
“Ci mettiamo anima e corpo al servizio delle necessità di ogni tipo di un essere che percepiamo – ed è – totalmente vulnerabile”.
“Questo terremoto vitale, sommato alla stanchezza fisica e in molti casi alla sensazione di ‘straripamento’ psichico, fa sì che ci scolleghiamo temporaneamente dal mondo. E nel mondo esterno c’è anche il nostro partner”.
“Anche per gli uomini è un cambiamento brusco e spesso sconcertante. Possono arrivare a sentirsi esauriti, a volte estromessi da quella fusione che si verifica tra madre e figlio. Devono anche adattarsi a un ruolo che fino a quel momento era per loro sconosciuto”, ha affermato la Carmona.
Cosa si può fare per evitare la routine e l’oblio del partner?
Secondo l’esperta, “è importante per la coppia ricollegarsi, non scollegarsi. Ricollegarsi, tornare a guardare l’altro, cercare spazi che favoriscano e facilitino il ritorno all’emozione che ha dato origine ai figli. Allontanarsi dalla routine esigente, fare una parentesi in cui tornare ad essere i protagonisti, recuperare la prospettiva, rafforzare il vincolo.
È tanto facile quanto frequente che le esigenze dei figli ci trascinino fin quasi a farci dimenticare che siamo uomini e donne, non esclusivamente genitori (…).
I nostri figli hanno bisogno di genitori solidi che possano offrire un riferimento di coppia da cui poter imparare. E chiaramente a volte bisogna sforzarsi di cercare questi spazi, che richiedono una pianificazione che prima dell’arrivo dei figli era molto più semplice. Ma, insisto, è imprescindibile”.
Come vediamo, la paternità/maternità significa un cambiamento di vita, forse il meglio della vita, ma il modo in cui i coniugi lo affrontano sarà determinante per il loro benessere matrimoniale.
5 “Tips” per i neogenitori
La maternità/paternità ha il potere straordinario di unire la coppia, oltre che di renderla più matura e più solida. Servono solo lo sforzo e l’impegno di entrambi i coniugi. Per questo:
1. Bisogna ricordare che le donne hanno bisogno più che mai del marito, non per essere rimproverate ma per essere sostenute. Non stanno facendo le vittime. Affrontano una montagna russa emotiva, e quindi gli uomini devono avere un po’ di pazienza e dare loro tutto l’amore possibile.
2. Cercate di essere l’uno la forza dell’altro nei momenti difficili, come una nottataccia, una malattia del bambino, problemi lavorativi… In questa nuova tappa del matrimonio devono esserci alti livelli di comprensione e sacrificio e una generosa dosa d’amore.
3. Parlate! Ditevi cosa provate, in particolare gli uomini, che in genere si esprimono di meno. Non c’è niente di male nel dire alla moglie che vi manca, che avete nostalgia dei momenti a due. Con affetto, tutto è ben accolto.
4. Non trascurate il vostro aspetto fisico. La stanchezza e la mancanza di tempo possono far sì che il curarsi passi in secondo piano, ma è fondamentale per il rapporto di coppia.
5. I piccoli appuntamenti sono una priorità. Se volete fare un grande regalo a quel piccolo, prendetevi del tempo per stare con il partner! Lasciare il bambino a casa affidato alle cure di familiari o persone vicine per un’ora o due non vi renderà cattivi madri/padri e vi renderà invece ottimi mogli/mariti.
Un figlio è la massima dimostrazione d’amore tra gli sposi, la rappresentazione di un legame unico tra mamma e papà. Per questo, non dimenticate che prima di essere genitori siete una coppia.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]