Il candidato dem in Vaticano per un convegno sulla “Centesimus Annus”. Mossa politica o visione comune d’intenti? «Sono rimasto impressionato da Papa Francesco, dalla sua visione di un’economia mondiale che lavori per tutte le persone». Il senatore Bernard Sanders, candidato alle primarie negli Usa con i Democratici, rilancia da Roma il suo impegno ideologico per un’economia del bene comune.
Una visione vicina a quella di Papa Francesco che però non ha incontrato il candidato di ispirazione socialista alla Casa Bianca, né gli altri partecipanti – dal presidente ecuadoregno Correa al capo di Stato boliviano Morales – al convegno per i 25 anni dell’Enciclica sociale di Giovanni Paolo II “Centesimus annus” organizzato dalla Pontificia accademia delle Scienze sociali nel pomeriggio del 15 aprile.
Nel messaggio – citato dall’agenzia LaPresse (15 aprile) – Bergoglio esprime rammarico per non aver potuto partecipare all’evento, motivando la sua assenza con i preparativi per il viaggio di sabato sull’isola di Lesbo. “Ieri ho realizzato che oggi sarebbe stato complicato per il mio viaggio a Lesbo”, recita il messaggio.
ECONOMIA MORALE
I riflettori del convegno erano puntati sulla visita del 74enne senatore del Vermont, che sta sfidando alle primarie Hillary Clinton. Lui che pur definendosi ebreo agnostico, ha sempre espresso ammirazione per Francesco e il suo pontificato. «Vediamo sempre più gente che si arricchisce e gente che si impoverisce. Questo è inaccettabile, è immorale. E dobbiamo cambiarlo», ha detto Sanders durante l’incontro in Vaticano (The Huffington Post, 15 aprile).
UN FRENO AL MERCATO
Inoltre è tornato ad attaccare «l’1% più ricco del pianeta, che guadagna più del 99% del resto delle persone”. «Questo – ha scandito il senatore – è inaccettabile, insostenibile e immorale. Non possiamo permettere che il mercato faccia ciò che vuole, dobbiamo inserire dei criteri morali nella nostra economia».
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IN LINEA CON “LAUDATO SII”
Infine ha elogiato l’enciclica Laudato Sii del papa e si è soffermato sul tema dell’ambiente: «Che piaccia o no, dobbiamo affrontare questo problema, cambiare i sistemi energetici, cambiare i sistemi produttivi con un sistema sostenibile. Dobbiamo pensare al futuro dei nostri figli e del nostro pianeta. Faremo del nostro meglio per creare un’economia morale».
“ABBIAMO ARGOMENTI SIMILI”
In un’intervista a La Repubblica (15 aprile) Sanders ritiene di essere stato invitato a partecipare a questo convegno perché «molti degli argomenti che il Papa affronta sono simili ai miei. Sono un grandissimo sostenitore del Pontefice, anche se ho opinioni diverse dalle sue su alcuni temi, a partire dalla legalizzazione delle coppie omosessuali. Ma penso che Francesco sia una figura carismatica che sta aiutando l’opinione pubblica a prendere coscienza delle diseguaglianze di reddito e ricchezza che vediamo in tutto il mondo».
PENSIERI AUTENTICI?
Questi messaggi così espliciti e diretti di un ipotetico futuro leader della Casa Bianca, così vicini al pensiero di un papa da essere probabilmente unici nella storia moderna degli Stati Uniti sono autentici? Una parte dell’opinione pubblica americana ha sollevato dei forti dubbi.
Gli avversari accusano Sanders di aver cercato addirittura una «photo opportunity» con Francesco per attirare il voto cattolico, dato che gli esponenti della destra americana, ad iniziare da Donald Trump, hanno mostrato scetticismo sulle idee di Francesco in merito ad ambiente ed economia.
I sostenitori del candidato dem temono, invece, che sia avventato lasciare, anche se solo per 48 ore, la campagna elettorale alla vigilia della tornata, importantissima, di martedì a New York (La Stampa, 14 aprile).
PROFONDA VISIONE COMUNE
Su Internazionale (15 aprile), editorialista del settimanale americano The Nation Edouard Tétreau, scava nel pensiero di Sanders e osserva: «Nonostante le sue origini ebraiche, Sanders sembra aver trovato una consonanza, o addirittura un’ispirazione, con la dottrina della chiesa cattolica riguardo l’economia e il denaro, e il fatto che dovrebbero essere al servizio degli esseri umani, e non il contrario».
SANDERS E LA CENTESIMUS ANNUS
Nel 1891 la chiesa cattolica, scrive Tétreau, ha pubblicato la Rerum novarum, «un’importante enciclica che ha aperto la strada ad altri successivi insegnamenti in ambito economico». Il senatore Sanders si reca in Vaticano «per celebrare il venticinquesimo anniversario di uno di questi testi, la Centesimus annus, che, tra le altre cose, ha riaffermato non solo il diritto alla proprietà privata (punto sesto), ma anche la dignità e i diritti dei lavoratori (punto terzo), il diritto di creare sindacati dei lavoratori (punto sesto) e il diritto a un salario equo (punto ottavo) e così via». Perfettamente in linea con la campagna elettorale di Sanders, nota l’analista di The Nation, quasi a suggellare la profondità della visione comune con il papa.
SANDERS E LA EVANGELII GAUDIUM
Sintonia emerge ancora tra i pensieri di Sanders in campagna elettorale e testi più recenti del pontefice. Come l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, scritta nel 2013 e che ha aperto la strada alla sua enciclica sull’ambiente Laudato si’.< Nella Evangelii gaudium, nota l’editorialista, «Papa Francesco fustiga l’economia trickle-down, una farsa grottesca che serve gli interessi di chi si trova in cima alla piramide economica. “Mentre i guadagni di pochi crescono esponenzialmente, quelli della maggioranza si collocano sempre più distanti dal benessere di questa minoranza felice”». Parole che, auspica, Tétreau, potrebbero ripetersi nei prossimi interventi pubblici di Sanders.