“È il miglior regalo mai ricevuto e che potrò mai ricevere in vita mia”La giovane Joana Bolling ha scelto di non partecipare ai Giochi Olimpici per poter donare un rene a suo padre.
La giocatrice di pallamano era davanti all’occasione della sua vita. Dopo tante sfide e dopo aver dimostrato di avere talento, Joana stava per giocare nelle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Ma suo padre, l’ex giocatore di pallacanestro Elnes Bolling, soffriva di insufficienza renale e aveva urgente bisogno di un trapianto. Joana ha deciso di essere la donatrice, perdendo l’opportunità di partecipare ai Giochi.
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Abbiamo contattato la madre Bettina, che ci ha raccontato l’evoluzione della situazione di Elnes e Joana, che hanno già subito l’intervento nell’ospedale Allende della città di Córdoba.
Per quasi otto anni Elnes è stato sottoposto a dialisi, perché dall’età di 11 anni ha sofferto di insufficienza renale.
Joana e Estefania volevano donare un rene al padre da quando erano piccole, ma essendo minorenni non potevano farlo.
Una volta raggiunta l’età legale, entrambe le ragazze hanno fatto le analisi. L’unica compatibile era Joana, che non ha esitato a donare un suo rene per migliorare la vita del papà. La sua famiglia e suo padre sono le sue priorità, del resto non le importa affatto.
Bettina ha raccontato che Elnes ha detto a Joana: “Per colpa mia passerai il tuo compleanno bloccato in una clinica”, al che la ragazza ha risposto: “È il miglior regalo mai ricevuto e che potrò mai ricevere in vita mia”.
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[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]