Uno spot sulla forza della testimonianzadi Mauricio Artieda
Il calcio è grandioso, su questo non ci sono dubbi. Ma in questo articolo voglio parlare di un’altra cosa. Di cosa? Del messaggio portante del video della Nike: la forza della testimonianza. Non credo di dire nulla di complesso; anzi, voglio solo raccontarvi un’esperienza personale che mi ha segnato quando ero molto giovane.
Mio fratello ed io stavamo uscendo da Burger King, io avevo 8-9 anni e lui 25. Non ricordo esattamente come, ma abbiamo trovato un portafogli sul pavimento. L’ho raccolto e l’ho dato a lui. Lo ha controllato e ha visto che c’erano dei soldi. Poi mi ha guardato e mi ha detto qualcosa tipo: “L’onestà paga”. E lo ha riconsegnato.
Se mi doveste chiedere di scrivere su carta tutti i miei ricordi di quanto avevo 8-9 anni, probabilmente potrei scrivere soltanto questa storia. Non ricordo nient’altro. La testimonianza di onestà di mio fratello e la strana frase che ha pronunciato mi hanno segnato fino ad oggi. Poco tempo fa ne ho parlato con mio fratello e lui non aveva la più pallida idea di cosa stessi parlando. Per lui era stato soltanto un episodio senza importanza, mentre per me il suo gesto ha acceso una “scintilla” di verità e virtù che mi hanno accompagnato fino ad oggi.
Non possiamo calcolare esattamente come e quando le nostre parole o le nostre azioni hanno cambiato la vita degli altri; l’unica cosa che sappiamo è che le cose stanno così e che la vita di ogni persona – che ci piaccia o meno – tocca e influenza gli altri. Dio stesso si è fatto uomo per darci testimonianza della vera umanità. Poteva scrivere un libro o piantare un albero i cui frutti erano bustine con le risposte alle domande più complesse sulla vita, ma non lo ha fatto. Piuttosto «ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo» (Gaudium et Spes, 22) per accendere nel cuore delle persone la stessa “scintilla” che mio fratello ha acceso nel mio cuore da bambino.
È bello dare valore a questa dimensione apostolica della relazione umana e saper riconoscere che come cristiani siamo chiamati a essere riverenti affinché Dio possa usare il nostro modo di essere e di agire per illuminare la vita delle altre persone.
Ti pongo delle domande, per iniziare a parlare di questo tema: quali sono le buone testimonianze che hanno segnato la tua vita? C’è qualche tuo gesto che pensi abbia illuminato la vita delle altre persone? Perché la testimonianza è tanto importante? Non bastano le parole?
Aggiungo una citazione che mi piace molto dal messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
La testimonianza cristiana non va data attraverso bombardamenti di messaggi religiosi, bensì con la volontà di donare se stessi agli altri «attraverso la disponibilità a coinvolgersi pazientemente e con rispetto nelle loro domande e nei loro dubbi, nel cammino di ricerca della verità e del senso dell’esistenza umana».
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]