separateurCreated with Sketch.

Dio e gli estremismi (di destra e di sinistra)

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Tom Hoopes - pubblicato il 12/04/16
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

4 peccati gridano verso il cielo, ma destra e sinistra ne ascoltano soltanto due

La tradizione catechistica ricorda pure che esistono «peccati che gridano verso il cielo». Gridano verso il cielo: il sangue di Abele; il peccato dei Sodomiti; il lamento del popolo oppresso in Egitto, il lamento del forestiero, della vedova e dell’orfano; l’ingiustizia verso il salariato.

(Catechismo della Chiesa Cattolica, 1867)

Il catechismo elenca quattro “peccati che gridano verso il cielo”. Se pensate a questa lista in termini riconducibili alla nostra attuale divisione politica, resterete sorpresi.

È un qualcosa di innato nelle ‘guerre culturali’ statunitensi: chi è di destra leggerà la lista focalizzandosi sulla condanna di Dio dell’aborto e dell’immoralità sessuale, chi è di sinistra si concentrerà invece sulla condanna di Dio della povertà strutturale e della iniqua retribuzione salariale. Ecco la lista.

1) Il “sangue di Abele” grida verso il cielo

Il Catechismo cita Genesi 4:10, dove il Signore dice: “Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”

Il peccato menzionato è l’omicidio, ma Giovanni Paolo II fa del sangue di Abele un’icona dell’aborto nella sua enciclica Evangelium Vitae, dicendo che troppo spesso “le minacce alla vita si sviluppano nel rapporto tra genitori e figli, come avviene con l’aborto o quando, nel più vasto contesto familiare o parentale, viene favorita o procurata l’eutanasia” (No. 8).

Se quindi sei ostinato, non accetti il compromesso, sei al 100% pro-vita, rilassati: sei in buona compagnia. Anche Dio è così.

British Government Out of Step with 92 of British Women on Abortion Stefan Pasch - it

Stefan Pasch

2) Il “peccato dei sodomiti” grida verso il cielo

Di cosa si parla con esattezza? Il Catechismo cita Genesi 18:20 e 19:13, ma il Nuovo Testamento riassume bene entrambi i passaggi:

“Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all’impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno” (Giuda 1:7).

Certamente il “peccato dei Sodomiti” si riferisce agli atti omosessuali (non le persone, ma gli atti), ma ci sono molti altri peccati che “precludono all’atto sessuale il dono della vita”, per usare parole del Catechismo. Persino degli opinionisti laici del Time magazine stanno denunciando gli effetti della pornografia e, in un articolo non ancora online, della masturbazione. Inoltre Sodoma e Gomorra non parlano del disastro della rivoluzione sessuale alimentata dai contraccettivi e dell’orrore – purtroppo in crescita – del traffico umano a sfondo sessuale.

I peccati sessuali ti infastidiscono? Anche a Dio, e molto.

Il grande inganno della rivoluzione sessuale

@DR

3) Il “lamento del popolo oppresso in Egitto” grida verso il cielo

Qui il Catechismo cita la storia dell’Esodo, riassunta così da Benedetto XVI: “Dio è attento al grido del misero e in risposta chiede di essere ascoltato: chiede giustizia verso il povero, il forestiero, lo schiavo”.

Gli elettori di sinistra sono preoccupati per la povertà mondiale. Anche Dio lo è. Ed è un tema che sta a cuore anche ai conservatori: The Economist applaude per il declino globale della povertà nella nostra epoca e vuole che si prosegua verso questa strada. Anche se un aspetto ammesso dal giornale è che i numeri globali sono influenzati dal declino della povertà in Cina. Lo sviluppo della nazione ha avuto un costo umano esorbitante, costringendo le famiglie a lavorare in condizioni pietose per dei salari miseri. Il sistema crea continuamente nuove vedove e orfani “de facto“, come mostrato nel documentario The Last Train Home.

Poor girl in Venezuela - it

Cristianhold–CC

4) “L’ingiustizia verso il salariato” grida verso il cielo

Qui il Catechismo cita Deuteronomio 24:14: “Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città”.

Questo sembra fastidiosamente simile alla situazione negli Stati Uniti, dove noi “accogliamo” nel paese una classe immigrante che lavorerà per un salario inferiore. Gli immigrati rappresentano il 13% della popolazione statunitense, ma costituiscono una grossa parte degli addetti alle pulizie di casa(45%), dei tassisti e parrucchieri (37%), impiegati nella lavorazione della carne (37%) o braccianti (35%), secondo il Center for Immigration Studies.

Il Catechismo cita anche la Lettera di San Giacomo 5:4: “Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti”. È difficile leggere queste parole e non pensare ai lavoratori migranti sottopagati.

Ti infastidisce che il nostro stile di vita è possibile grazie a una classe lavoratrice sottopagata? Infastidisce molto anche Dio.

Worker works on the repair plant

© Kuznetcov Konstantin/SHUTTERSTOCK

Questa lista deve fungere da campanello d’allarme sia per i conservatori che per i liberali.

Quando si tratta di queste questioni, finiamo col guardarci perplessi l’un con l’altro, chiedendoci come l’altra persona riesca a tollerare il peccato che ci rende così sconcertati e contemporaneamente essere così ardente nel combattere quel male minore con cui abbiamo imparato a convivere.

Dio è d’accordo con noi, se non fosse che lui non tollera minimamente nessuno di questi peccati. Gridano verso il cielo. E questi lamenti dovrebbero raggiungere anche i nostri cuori.

 

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

Top 10
See More