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Dieci idee di Chesterton sugli “assassini della famiglia”

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Jaime Septién - Aleteia - pubblicato il 12/04/16
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Frasi che si collegano perfettamente alla spiritualità di papa Francesco Non è un segreto per nessuno che Gilbert Keith Chesterton, pur non avendo avuto figli, sia stato uno dei grandi difensori della famiglia nell’Inghilterra degli inizi del XX secolo.

Sono centinaia, forse migliaia, i suoi scritti che testimoniano una massima, inventata dallo stesso Chesterton, per cui chi attacca la famiglia “non sa ciò che fa perché non sa ciò che disfa”.

Chesterton, corpulento e loquace, acuto e geniale, ha lasciato frasi luminose e ironiche, progressive e conservatrici su tutti gli aspetti del cattolicesimo, religione alla quale si convertì – dicono – dopo aver ascoltato un’omelia di un sacerdote a Londra.

La leggenda racconta che alla fine della Messa alla quale aveva assistito per sfuggire a un acquazzone improvviso sia andato in sagrestia a chiedere il Battesimo, perché voleva entrare nella Chiesa cattolica dopo aver ascoltato quell’omelia.

Il sacerdote, borioso, gli chiese cos’avesse ascoltato nella sua omelia che lo aveva spinto al Battesimo, al che il re del paradosso rispose qualcosa del genere: “Se la Chiesa cattolica è sopravvissuta 2.000 anni con omelie cattive come le sue, è la vera Chiesa”.

Scherzi a parte, ora con la pubblicazione dell’esortazione post­-sinodale Amoris Laetitia sulla famiglia crediamo sia un dovere di Aleteia apportare almeno 10 frasi su quelli che lo stesso Chesterton definì ­ – senza bisogno di grandi spiegazioni per capire a cosa si riferisse – ­ “gli assassini della famiglia”. Frasi che si collegano alla perfezione alla spiritualità che papa Francesco ha impresso alle conclusioni di entrambi i sinodi, quello straordinario del 2014 e quello ordinario del 2015:

1.“È indubbio che vediamo ora questa istituzione domestica in un momento di difficoltà, mentre lotta per la vita ed è quasi fatta   a pezzi dalle forze del materialismo e del capitalismo”.

2.“La risposta a chiunque parli dell’eccesso della popolazione è chiedergli se lui stesso ne faccia parte, o, se non ne fa parte, come lo sa”.

3.“Il vero e normale controllo della natalità si chiama autocontrollo”.

4.“Nel momento in cui la sessualità smette di essere un servo diventa un tiranno”.

5.“La prossima grande eresia serà semplicemente un attacco alla moralità, e in particolare alla moralità sessuale (…) La follia di domani si ritrova non tanto a Mosca, quanto a Manhattan”.

6.“Il sesso è un istinto che produce un’istituzione, è un elemento positivo e non negativo, nobile e non cattivo, creatore e non distruttivo, perché produce questa istituzione”.

7.“Ma quello che i giornali capitalisti chiamano controllo della natalità non ha nulla a che vedere con il controllo. È piuttosto l’idea per cui la gente dovrebbe essere sempre completamente e assolutamente senza alcun controllo, ogni volta che riesce a schivare tutto ciò che è positivo e creativo, intelligente e degno di un essere libero”.

8.“Noi abbiamo molta più speranza nella famiglia umana e nel suo potere di trovare la felicità di chi desidera prevenire le nascite; possiamo sbagliarci, ma non possiamo essere blandi”.

9.“In qualsiasi modo, ciò che è certo è che il sesso può essere usato seriamente per costruire qualcosa o in modo frivolo per gettare tutto all’aria”.

10.“Ci sono bambini che non sono desiderati, ma chi non li desidera? Ciò non vuol dire che i genitori non vogliano averli. Quello che vuol dire è che i padroni non vogliono pagare i genitori in modo appropriato”.

 

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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