Nella Settimana Santa lanciato un nuovo film sulla sua vita e sulle difficoltà che sta affrontandoDomenica scorsa – all’inizio della Settimana Santa – è stato presentato sul canale del National Geographic (NatGeo) il film di un’ora intitolato “Il papa ribelle”, uno studio della vita e delle difficoltà che ha incontrato papa Francesco nel suo cammino alla guida della Chiesa cattolica, come Successore di Pietro e Vicario di Cristo sulla terra.
La celebre rivista – che ha già mostrato di essere affascinata dalla figura di Bergoglio – si lancia ora a presentare un lungo documentario in cui intervengono attori e persone della vita reale, alcune che lo hanno conosciuto quando era piccolo e altre che sono salite sul carro della celebrità universale di Francesco per esprimere opinioni su di lui.
Secondo la nota di produzione del documentario cinematografico, si tratta di un film che “esplora le decisioni difficili e drammatiche di un giovane conservatore dalle umili origini” che è diventato “uno dei papi più commentati e controversi della storia”.
Diretto da Patrick Reams, “Il papa ribelle” combina scene recitate sulla vita, l’opera e il cammino all’interno della Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio e interviste dallo stile documentale. L’attore colombiano Juan David Agudelo interpreta Bergoglio da giovane, Kepa Amuchástegui il papa come sacerdote, cardinale e pontefice.
Nella parte dedicata alle opinioni spicca la presenza del giornalista britannico Austen Ivereigh, autore del libro “Il grande riformatore: Francesco e la creazione di un papa radicale”, di Alberto D’Arezzo, uno degli amici d’infanzia di Bergoglio, e di Olga Wornat, giornalista argentina e autrice del libro “Nostra Santa Madre: storia pubblica e privata della Chiesa cattolica argentina”.
La storia raccontata in questo documentario cerca di sottolineare – come si afferma nelle note di produzione – la personalità di papa Francesco, sottolineando in particolare la “carica” politica che ha ottenuto negli anni della “guerra sporca” argentina, quando padre Jorge era provinciale dei Gesuiti in Argentina.
Si mostrano anche una personalità forgiata nelle difficoltà e uno stile riformatore (non “ribelle”, termine che appare solo nel titolo del documentario), che caratterizza, secondo il National Geographic, il modo in cui il papa si rivolge attualmente ai 1.200 milioni di cattolici del mondo.
“Come cardinale, il suo stile di leadership e i suoi punti di vista poco convenzionali gli sono valsi nuovi nemici politici, ma gli hanno anche fatto guadagnare l’ammirazione di vari leader mondiali e lo hanno posto sulla via del Vaticano”, aggiungono le note di presentazione, concludendo che il papa è “molto vicino, umile, gli piace scherzare e non mena il can per l’aia”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]