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Cari sacerdoti, per favore, insegnateci di più

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Therese Anthony - pubblicato il 23/03/16
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Una matricola universitaria chiede più formazione: “Dateci le basi, ma non fermatevi a quelle!”Cari sacerdoti,

sono una matricola universitaria e voglio chiedervi qualcosa. Ok, è meglio dire che voglio pregarvi di una cosa: per favore, insegnateci di più!

Prima di smettere di leggere ascoltatemi. Probabilmente starete pensando che sono una matricola saputella, ma non è così. Ammetto tranquillamente di non avere la minima idea delle sfide che affrontate ogni giorno, in una parrocchia o in un campus universitario, ma so di cosa abbiamo bisogno noi studenti.

La maggior parte di noi non conosce le basi della fede. Dovete iniziare da zero. E allora per favore, insegnateci di più!

So che siete combattuti, ma iniziate da lì.

Volete insegnare ma sentite di non averne il tempo. La maggior parte degli studenti a cui predicate la domenica vi ascolterà solo in quei brevi momenti. I professori ci parlano per molte ore cinque giorni a settimana. Voi ottenete solo un quarto d’ora una volta a settimana. È una sfida impossibile, ma per favore, nel tempo in cui vi viene dato per raggiungere quelle anime insegnate qualcosa.

Può sembrarvi che l’unico modo per far continuare a venire i giovani sia annacquare costantemente il messaggio. Non menzionate le regole e continueranno a venire, giusto? Posso dirvi quello che vogliamo sentire davvero? Diteci che queste regole sono importanti, proclamatele e mostrateci come ci aiutano.

Diteci che Dio ci ama. Diteci quanto ci ama.

Diteci che Dio vuole che ci pentiamo e che questo ci aiuterà ad accostarci ai sacramenti.

Diteci che indipendentemente da ciò che accade Dio non rinuncerà mai a noi.

Diteci che valiamo più del voto che riceviamo o del numero di amici che abbiamo.

Diteci che non siamo degni dell’amore di Dio, ma che l’amore che Egli ci dona ci rende degni delle cose migliori.

Diteci che per via di questo amore valiamo più di quanto potremmo mai immaginare.

Diteci che siamo qui per un motivo, che Dio vuole che facciamo qualcosa, perché non sbaglia.

Diteci che la cosa che Dio desidera di più non è che siamo perfetti, ma che lo amiamo.

Diteci per cosa sono stati creati il nostro corpo e il nostro spirito.

Diteci che Dio ci ha creati per essere santi e che possiamo diventarlo.

Diteci che i santi sono straordinari, che sono il nostro miglior esempio e i nostri amici celesti.

Insegnateci la divina misericordia.

Insegnateci le cose del cielo. Parlateci dell’inferno e diteci che sono entrambi reali.

Diteci perché quello che facciamo conta e che conta, sempre.

Insegnateci come meravigliarci per la grandezza e la profondità di Dio.

Fateci sapere che Dio è sempre lì.

Abbiamo bisogno delle basi, e poi di altro: nessun bambino ha mai deciso di voler diventare un matematico non appena ha sentito che due più due fa quattro, per cui non gettate la spugna rapidamente! Andate oltre le basi. Dateci i misteri da contemplare e aiutateci ad approfondirli; diteci come ci insegnano a pensare, a porre domande, a studiare e ad amare.

Per quanto tempo avete frequentato il seminario? Insegnateci qualcosa di quello che avete imparato. Offriteci la vostra testimonianza personale e siate un esempio.

Pensiamo che niente su questa terra possa soddisfarci; diteci perché.

Per favore, insegnateci tutto questo e molto altro! Non penso che si dovrebbe cercare di capire queste cose da soli. Per favore…

Grazie,

Therese Anthony

 

Therese Anthony è lo pseudonimo di una matricola universitaria del Michigan (Stati Uniti).

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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