Il 23 febbraio del 1455 Gutenberg ne completava la stampa. Inizia la rivoluzione tipografica…Naturalmente non si parla della sua composizione, che si perde nella tradizione orale e giunta per iscritto in greco solo dal II secolo avanti Cristo grazie alla cosiddetta “Bibbia dei 70”; parliamo della sua prima incarnazione sotto la forma del libro a stampa. Nel 1455 infatti Johannes Gutenberg completava, dopo 3 anni di lavoro e di perfezionamenti, il suo procedimento di stampa a caratteri mobili, producendo 180 esemplari della Bibbia secondo la cosiddetta Vulgata di San Girolamo. Fu una rivoluzione tecnica incredibile per l’epoca. Un amanuense infatti nello stesso periodo avrebbe potuto produrre al massimo UNA sola copia delle Sacre Scritture! (Wikipedia)
La Bibbia di Gutenberg inaugura l’età del libro: Prima di questa data il libro era qualcosa di raro e accessibile solo a pochi. Grazie all’ingegno di un tipografo tedesco divenne il principale strumento di diffusione della cultura, ampliando l’accesso al sapere e segnando la nascita dell’uomo moderno, prima ancora della scoperta di Colombo.
All’inizio del XV secolo venne introdotta una tecnica basata su una matrice di legno, sulla quale era impressa un’intera pagina. Questo sistema si rivelò presto scomodo e anti economico dal momento che la matrice risultava dopo poco inutilizzabile.
Forte della sua esperienza con i metalli, Gutenberg (era un orafo), tornato a Magonza, mise a punto una lega di piombo e metallo da cui fu possibile ricavare singoli caratteri, riutilizzabili ogni volta. Bastava solamente cambiarne la disposizione sotto la pressa e si otteneva un diverso risultato sul foglio. La cosiddetta stampa a caratteri mobili fu utilizzata inizialmente per indulgenze, calendari e grammatiche. Ma la vera sfida fu riuscire a riprodurre un’opera complessa e voluminosa come la Bibbia.
Molti aspetti riflettevano la tradizione dei manoscritti: l’assenza di frontespizio, l’uso di capilettera realizzati a mano da artisti e la disposizione del testo in ogni pagina su due colonne di 42 righe ciascuna, da cui il nome Bibbia delle 42 linee con cui tale versione divenne popolare (Mondi.it)
La Bibbia di Gutenberg, di cui oggi rimangono poche decine di esemplari sparsi in tutta Europa, è considerato il primo libro stampato del mondo occidentale, da cui prese piede quel processo storico che rivoluzionò i concetti di cultura e istruzione. Il povero Gutenberg però non beneficiò della sua stessa invenzione che a causa dei debiti contratti col banchiere che gli aveva anticipato i soldi per i suoi esperimenti tipografici, dovette cedere tutti i diritti proprio al suo creditore.