La grammatica missionaria del pontefice, ispirata alla Morenita del Tepeyac: tenerezza, incontro e misericordiaPapa Francesco ha segnalato che la prima cosa che avrebbe fatto durante la sua visita in Messico dal 12 al 18 febbraio sarebbe stata venerare la Madonna di Guadalupe.
Per comprendere questo gesto e le sue implicazioni nell’Anno della Misericordia, Aleteia ha parlato con il Rettore del Pontificio Collegio Messicano, Armando Flores Navarro.
Il sacerdote, esperto di questa invocazione mariana, ha spiegato che “se ripercorriamo con attenzione l’evento guadalupano possiamo vedere che Maria, nel suo stile di evangelizzazione, ci comunica la gioia del Vangelo – novità dell’amore di Dio, e viene incontro a un popolo che soffre”.
“Credo che nel messaggio guadalupano troviamo la grammatica missionaria di papa Francesco, che include incontro, tenerezza e misericordia”, ha detto Flores Navarro in occasione di un incontro con i giornalisti sul viaggio apostolico del papa in Messico organizzato da Mediatrends América.
Maria, modello di Misericordia
Nell’anno del Giubileo della Misericordia, secondo l’esperto, l’evento guadalupano è segno di un modello a favore dei più svantaggiati.
“Maria è modello della Chiesa. Il papa, andando dalla Vergine nella basilica di Guadalupe, porrà nelle sue mani, come intercessore, l’Anno della Misericordia, ma sta anche dicendo ai messicani, ai latinoamericani e a tutti i fedeli cattolici del continente che in Lei possiamo trovare un modello missionario”, ha spiegato.
Un modello mariano che significa “andare incontro a coloro che soffrono, alle vittime della violenza, agli indigeni, ai bambini moribondi in ospedale e a molti altri che incontrerà sul suo cammino; il papa, con la semplicità delle sue parole e dei suoi gesti, ci sta indicando la giusta via per poter portare la gioia del Vangelo”.
Flores Navarro ha sottolineato che i gesti che il papa compirà sotto la protezione della Madre di Dio mostreranno questa gioia del Vangelo per portarla nei posti e alle persone che pensano che Dio si sia dimenticato di loro, ed è un invito affinché ogni credente tenda a quella misericordia che passa attraverso le azioni.
“Dio non dimentica le persone che soffrono – le ama, con un amore preferenziale -, e che questo amore passa attraverso atteggiamenti fraterni, dialoganti, inclusivi, a cui può tendere qualsiasi persona che abbia fede”.
Allo stesso modo, ha rivelato alcuni dettagli sull’apparizione della Madonna a Juan Diego, di origine indigena, un sabato del 1531 sulla collina del Tepeyac: la Madonna usa una forma di “squisita tenerezza – il modo in cui gli si rivolge, come lo libera da risentimenti e preoccupazioni, come gli dà dignità, e come il suo messaggio centrale è l’amore del vero Dio per cui si vive”.
“Quello che chiede è una casa, per mostrare il suo amore e l’amore di Dio a tutti coloro che la amano – non solo agli indigeni, ma anche agli spagnoli e alla nuova cultura nascente, quella del popolo meticcio”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]