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Se Gesù era senza peccato, perché è stato battezzato?

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Kirsten Andersen - pubblicato il 08/01/16
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La risposta è che non ne aveva bisogno. NOI avevamo bisogno che lo facesseQuesta domenica, la Chiesa celebrerà il Battesimo di Gesù. Come formatrice dei corsi di iniziazione cristians e genitore, ci sono certe domande che mi piace sentire dai bambini, e una di queste salta sempre fuori in questo periodo dell’anno: “Se Gesù era senza peccato, perché ha avuto bisogno di essere battezzato?”

È una domanda importante, se non altro perché prova che ascoltano. Dopo tutto, secondo il Catechismo, il sacramento del Battesimo fa quattro cose: 1) perdona il peccato originale e qualsiasi altro peccato commesso in precedenza dalla persona che viene battezzata; 2) unifica la persona con Gesù in un modo che la rende parte del corpo mistico di Cristo e figlio/a adottivo/a di Dio; 3) rende la persona un membro della Chiesa cattolica e 4) offre all’interessato una testimonianza personale di salvezza da proclamare nel mondo. Visto che Gesù non aveva peccati che richiedessero il perdono (peccato originale o di altro tipo), era già pienamente se stesso e pienamente Figlio di Dio e non aveva bisogno di essere salvato, il Battesimo potrebbe sembrare ridondante… e anche celebrato in uno strano momento, visto che la Chiesa per come la conosciamo non sarebbe esistita almeno per altri tre anni.

In altre parole… ben detto, bambini!

Qual è il punto? Perché Gesù ha insistito per ricevere il Battesimo da Giovanni, anche se Giovanni stesso diceva che era Gesù a dover battezzare lui?

La risposta semplice è che Gesù stava solo dando l’esempio ai suoi seguaci, ma c’è di più. La storia di Cristo è come una cipolla – strati e strati di verità che possono essere rimossi per rivelare una verità più profonda. E quando rimuoviamo la spiegazione superficiale per la quale Cristo stava semplicemente dando il buon esempio, vediamo che quell’evento è stato di più di una mera indicazione ai suoi futuri seguaci.

Tanto per cominciare, il Battesimo che Gesù ha ricevuto da Giovanni non era lo stesso sacramento che celebriamo oggi. Come avrebbe potuto esserlo? Gesù non aveva ancora istituito la sua Chiesa, per cui i sacramenti ancora non esistevano. I “Battesimi” eseguiti da Giovanni erano in realtà lavacri (mikveh/plurale mikvaot) fatti agli ebrei che si convertivano e ritornavano, a simboleggiare la morte del proprio vecchio io e la rinascita come ebreo ritualmente puro.

I mikvaot venivano in genere realizzati per “ripulire” gli ebrei da qualsiasi peccato e impurità rituale prima che si presentassero al tempio, ma quello di Giovanni era particolarmente intenso – più simile a un fuoco che a una rapida immersione in acqua. Giovanni aveva viaggiato per tutta la regione, esortando la gente a battezzarsi per prepararsi alla venuta di Gesù. Quando questi è arrivato e ha chiesto il rituale per se stesso, Giovanni è stato colto di sorpresa. Si è quasi rifiutato di farlo, sapendo che Gesù era puro e senza peccato, ma quando Gesù ha insistito, Giovanni ha ceduto, e un altro pezzo del puzzle è stato rivelato – sottoponendosi al Battesimo, Gesù ha realizzato una profezia di secoli sulla venuta del messia ebraico, come descrive nel suo Vangelo San Matteo:

“Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”” (Matteo 3, 16-17).

E se questa non fosse un’approvazione celeste abbastanza chiara, paragonatela a questa profezia sul Salvatore che doveva venire:

“Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà” (Isaia 11, 2-5).

 

Il Battesimo di Gesù ha dato un esempio e ha realizzato una profezia, ma c’era anche un altro “strato”: per Gesù, il Battesimo ha operato al contrario.

Quando voi ed io siamo stati battezzati, con l’acqua santa – un sacramentale benedetto – siamo stati ripuliti sacramentalmente dai nostri peccati, ma quando Gesù è entrato nelle acque perfettamente normali del fiume Giordano le ha rese sante con la sua presenza e il suo tocco. E visto che non aveva peccati da “ripulire”, il Battesimo ha assunto un significato del tutto diverso – un segno della sua decisione di mettersi al nostro livello e reclamare i nostri peccati come suoi. Per Gesù, il rituale che rappresentava la rinascita per tanti altri ha invece prefigurato la sua morte e la discesa agli inferi, quando ha assunto la punizione per i peccati che ora facciamo perdonare al Battesimo. La nostra “rinascita” rispecchia la sua resurrezione – il suo trionfo ultimo sulla morte e sul male al nostro posto.

La vera risposta alla domanda “Perché Gesù aveva bisogno di essere battezzato?” è “Non ne aveva bisogno”. Gesù non aveva affatto bisogno di essere battezzato. Noi avevamo bisogno che venisse battezzato. E visto che ci ama, lo ha fatto.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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