Secondo il sultano, “potrebbe danneggiare la fede dei musulmani”. I cristiani rischiano 5 anni di prigioneCinque anni di prigione. Questa la pena che in Brunei potrebbe essere comminata a chi si macchia del crimine di… celebrare il Natale!
Il sultano della piccola monarchia assolutista – Hassanal Bolkiah, 67 anni – ha infatti dichiarato che chiunque venga scoperto a celebrare il Natale illegalmente potrebbe incorrere in una condanna a cinque anni di prigione. Il Paese musulmano sull’isola del Borneo ha stabilito che la pena verrà applicata a chiunque venga scoperto, ad esempio, a inviare auguri o a indossare cappelli di Babbo Natale (The Telegraph, 22 dicembre).
I non musulmani possono celebrare il Natale, ma solo all’interno delle proprie comunità e dopo aver avvertito le autorità.
Il Ministro per le Questioni Religiose ha affermato in una dichiarazione che le misure “anti-Natale” sono “volte a controllare l’atto di celebrare il Natale in modo eccessivo e aperto, il che potrebbe danneggiare l’aqidah (fede) della comunità musulmana”. Almeno il 65% dei 420.000 abitanti del Brunei, ricco di petrolio, è costituito da musulmani.
In un messaggio ai fedeli islamici diffuso agli inizi di dicembre, un gruppo di imam ha avvertito che qualsiasi celebrazione “non collegata in alcun modo all’islam” potrebbe portare a “‘tasyabbuh’ (imitazione) e danneggiare inconsapevolmente l’‘aqidah’ dei musulmani”.
“Durante le celebrazioni natalizie, i musulmani che seguono gli atti di quella religione (il cristianesimo) – come usare i suoi simboli religiosi quali croce, candele accese, albero di Natale e canto di canzoni religiose, inviare auguri di Natale, usare segni che lodano la religione, mettere decorazioni o creare suoni o fare qualsiasi cosa equivalga a rispettare quella religione – sono contro la fede islamica”, hanno dichiarato gli imam secondo quanto riportato dal Borneo Bulletin.
“Alcuni possono pensare che sia una questione frivola”, “ma come musulmani (…) dobbiamo evitare di seguire le celebrazioni di altre religioni perché potrebbe influenzare la nostra fede islamica”.
Alcuni residenti nel Brunei hanno rifiutato il bando, inserendo fotografie natalizie sui social media usando l’hashtag #MyTreedom.