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Il mio corpo, le mie regole?

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Editrice Cléofas - pubblicato il 13/11/15
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Non possiamo tacere: eliminare la vita è un peccato che grida giustizia al CieloAlcuni attori di Rede Globo hanno registrato un video in cui promuovono l’aborto, l’assassinio di bambini innocenti e indifesi. Il video, di estremo cattivo gusto e assai forzato e artificiale, diffonde menzogne su quello che insegna la fede cristiana e insiste sulla tesi criminale per cui l’aborto è un atto legittimo.

La vita umana inizia con la fecondazione, e questo è un dato scientifico. Secondo il più grande genetista del XX secolo, il dottor Jérôme Lejeune, che ha scoperto l’origine della sindrome di Down, l’embrione è un essere umano perché in esso già esistono tutte le informazioni genetiche della vita di quella persona.

È triste vedere che alcuni artisti, facendo leva sulla propria popolarità per arrivare entrare meglio nelle case delle persone, sfruttano uno strumento potente come i mezzi di comunicazione per promuovere la morte di esseri innocenti, indifesi, che un giorno potrebbero camminare, pensare, sorridere e abbracciare i propri genitori.

Argomentano falsamente che la donna ha diritto al proprio corpo. Ce l’ha, e se ne deve prendere cura, perché è tempio sacro della Santissima Trinità, ma questo non può mai darle il diritto di privare della vita il bambino che porta dentro di sé, che non fa parte del suo corpo ma è un altro corpo, una vita indipendente, una nuova vita.

Il ruolo di un artista è quello di difendere l’assassinio dei bambini nel ventre materno?

La vita di un bambino dev’essere protetta in ogni circostanza. Oggi sappiamo che un bambino che nasce prematuro, dalle 22 settimane di gestazione, è già capace di sopravvivere.

È un bene che un artista diffonda una “cultura della morte”?

Mi piacerebbe che soprattutto gli attori che hanno partecipato alla registrazione di questo video pensassero un po’ alla grandezza della donna che genera un figlio. Non c’è niente di più bello e importante sulla faccia della terra.

Un figlio è immagine del Dio Creatore, per questo può pensare, amare, sorridere, abbracciare, piangere, cantare, studiare, fare progetti… Un giorno Dio chiederà loro cos’hanno fatto con quelle vite che Egli ha voluto che venissero in questo mondo.

Sapevate che, secondo una ricerca pubblicata sull’ultima edizione del British Journal of Psychiatry, le donne che si sottopongono a un aborto hanno il 30% in più di probabilità di avere problemi mentali rispetto alle donne che non vi si sono mai sottoposte?

Sapevate che il 65% delle donne che abortiscono soffre di sintomi da stress post-traumatico dopo essersi sottoposta all’operazione, secondo la psichiatra e membro del Comitato per il Diritto di Vivere (DAV) Carmen Gómez-Lavín?

Sapevate che la “pioniera dell’aborto” negli Stati Uniti, Jane Roe, il cui caso ha portato all’approvazione dell’aborto nel Paese, si è pentita profondamente di quello che ha fatto?

Se non accettate il crimine dell’aborto in alcuna circostanza, firmate questa campagna per esprimere il vostro rifiuto nei confronti di questo video deplorevole, e accedete alla pagine del video per dire “non mi piace”. Basta collegarsi a questo link.

Non possiamo tacere di fronte a tanto sangue innocente versato. Eliminare la vita è un peccato che grida giustizia al Cielo. Non possiamo avere la benedizione di Dio offendendo tanto il Creatore, soprattuto in quello che c’è di più sacro, il dono inviolabile della vita.

Non tacete, non cadete in questo peccato. Partecipate, protestate contro lo sterminio di milioni di bambini ad opere delle loro stesse madri.

 

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

 

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