Pregare è semplicemente conversare con Dio; è un apprendistato, in cui i Salmi sono estremamente preziosiBasta aprire il cuore e parlare semplicemente con Lui, usando le nostre parole per sfogarci, chiedere lumi e orientamento, chiedere grazie e aiuto, ringraziare, “reclamare” come un figlio fiducioso davanti al Padre amorevole, chiedere perdono e misericordia, intercedere per il prossimo… O rimanere a “guardare” Dio in silenzio, contemplando nel cuore il suo mistero, la sua grandezza incomprensibile alla sola ragione, la sua opera come Creatore, i suoi gesti sublimi o semplici di amore, attenzione, rispetto della nostra libertà, “dipendenza” dalla nostra accettazione…
Pregare si impara, come si impara a parlare, ad ascoltare con attenzione, ad amare qualcuno, a rimanere in silenzio contemplativo.
In questo apprendimento, i Salmi hanno un valore straordinario.
I Salmi sono lodi scritte per esprimere l’adorazione a Dio. Riflettono ciò che c’è dentro l’essere umano e le sue disposizioni di bontà, pentimento, fiducia, lode, miseria, necessità, gratitudine…
Uno dei Salmi più noti è il 91. Ecco i versetti 1-7:
Tu che abiti al riparo dell’Altissimo
e dimori all’ombra dell’Onnipotente,
dì al Signore: “Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido”.
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne
sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.
Ecco qualche suggerimento per iniziare a scoprire il tesoro dei Salmi:
Sulla bontà: Salmi 1, 19, 24, 133, 136 e 139
Sulla presenza di Dio: Salmi 29, 96 e 100
Nei momenti di difficoltà: Salmi 3, 14, 22