Una caffetteria offre anche possibilità di conversare e altro aiutando nel frattempo gli affamatiA Depot Town, lo storico shopping district di Ypsilanti (Michigan, Stati Uniti), c’è una new entry: ha infatti aperto al pubblico la Cultivate Coffee and Tap house.
Il negozio non-profit è un’ispirazione dell’intenditore di caffè Billy Kangas e dell’aficionado della birra Ryan Wallace. I due amici hanno creato insieme uno spazio in cui la gente si può riunire intorno a qualcosa per cui ha una passione, godendosi un caffè speciale o una birra artigianale mentre ascolta un oratore o della musica o si intrattiene semplicemente con amici vecchi e nuovi.
Un impegno di eccellenza e servizio
Oltre a servire come luogo di riunione del vicinato, Cultivate si unirà alle persone di Ypsilanti per offrire soluzioni sostenibili per alleviare la fame attraverso programmi di giardinaggio locale e globale. I profitti verranno usati per sostenere entità caritative locali e internazionali. I volontari gestiranno un orto dietro il locale, e i prodotti verranno donati ai bisognosi.
Billy Kangas ha descrittto la nuova iniziativa elencando tre principi sui quali Cultivate è stata fondata e che caratterizzeranno le sue operazioni: (1) “Dovremmo approcciare tutto il nostro lavoro come artigiani”; (2) “Dovremmo mettere al primo posto la gente e non il profitto”; (3) “La gente può fare la differenza”.
Ryan Wallace ha aggiunto che la prima cosa che la gente è chiamata a fare è creare il bene nel mondo. “Il fulcro della questione è una domanda: come amiamo la nostra comunità?”
I due progettano di gestire Cultivate utilizzando un modello d’affari trasparente, permettendo a staff e volontari di vedere i libri contabili di modo che possano capire meglio come i profitti aiutano la comunità e il mondo. Intendono inoltre ottenere gli ingredienti e le forniture a livello locale, sostenere gli sforzi per l’acqua pulita in tutto il mondo e creare un orto comunitario che fornisca frutta e verdura per una dispensa di cibo locale. Kangas e Wallace progettano poi di ospitare eventi comunitari.
Il collegamento tra caffè e fede
Intervistato da Aleteia, Billy Kangas ha spiegato che il suo amore per il caffè risale all’infanzia, quando sedeva al tavolo di cucina con la madre e assaporava l’aroma del caffè appena preparato. In seguito si è chiesto se questa splendida bevanda potesse diventare una forza capace di fare il bene nel mondo.
Billy ha aderito alla Chiesa cattolica all’inizio del pontificato di papa Francesco. In precedenza era stato membro e ministro per la musica di varie denominazioni protestanti, nonché nelle tradizioni riformata e del patto evangelico. Il caffè, ha spiegato, ha giocato un ruolo fondamentale nel rimodellamento del suo ministero: “Non avevo esperienza di evangelizzazione”, ha confessato, “ed era un grande fallimento. Ero andato porta a porta, offrendo degli opuscoli. Avevo fatto predicazione di strada e dimostrazioni – tutto quello a cui riuscivo a pensare! Mi appassionava l’idea di far conoscere Gesù alla gente, e pensavo che se avessi gridato abbastanza forte lo Spirito Santo avrebbe fatto la differenza”.
“Gradualmente, però, ho capito che lo Spirito Santo mi stava chiedendo di stare zitto”, ha aggiunto ridendo. Piuttosto che lanciare un attacco deciso per portare la gente alla fede cristiana, aveva bisogno di incontrare i suoi vicini. Billy ha iniziato a lavorare in una caffetteria locale, dov’è riuscito a conoscere e a imparare ad amare le persone della sua comunità.
“A livello personale”, ha confidato, “aprire la Cultivate Coffee and Tap House mi ha apportato grandi benefici”. Quando si è convertito alla fede cattolica, Billy ha vissuto una crisi di identità: aveva sempre pensato a se stesso come a un pastore, e non era certo di quale ruolo avrebbe dovuto ricoprire da quel momento in poi. Ha capito che anche se Dio gli aveva dato il dono del ministero pastorale non aveva bisogno di esercitare quel dono nel ruolo di sacerdote. Poteva essere “pastorale” senza essere un membro del clero. La caffetteria è quindi, con le parole di Billy, un “grande progetto per me, che mi permette di scoprire la vocazione che Dio mi ha dato. È aprire il mio cuore per essere più autenticamente evangelizzatore, per impegnarmi nella Nuova Evangelizzazione con tutta la mia vita… Il mio amore per il caffè è profondamente collegato al mio amore per il ministero”.
Attualmente la Cultivate Coffee and Tap House è aperta dalle 7.00 alle 19.00, ma serve solo caffè. Il Liquor Control Board del Michigan ha approvato di recente la richiesta di ottenere la licenza per la vendita di alcolici, e il prossimo passo sarà un’ispezione in loco. Dopo questa, il team spera che il locale diventerà pienamente funzionante nell’arco di poche settimane, vendendo sia caffè che birra artigianale. Una volta che la birra apparirà sul menù, l’orario di apertura si estenderà fino alle 22.00 o anche più tardi.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]