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Una bambina di 5 anni consegna al Papa una lettera e diventa la voce degli immigrati

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 24/09/15
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Sophie Cruz, durante la visita del pontefice a Washington, è riuscita a consegnare un messaggio speciale per il pontefice

Durante la visita a Washington la bambina, che vive a Los Angeles, è riuscita a consegnare una lettera e un disegno con un messaggio speciale per il pontefice

Ha cinque anni Sophie Cruz ed è figlia di immigrati messicani che vivono clandestinamente in California. Sa che il Papa è in viaggio negli Stati Uniti. Mercoledì 23 settembre è uscita di casa con un obiettivo, chiaro e difficilmente realizzabile: raccontare la sua storia a Papa Francesco, il suo timore che mamma e papà vengano portati via. Ha scritto una lettera e ha fatto un disegno, con la fantasia e la tenacia di una bambina pronta a realizzare un desiderio.

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L’ABBRACCIO A SOPHIE

«Lasciatela venire a me», ha detto Francesco dopo averla vista tra la folla sul National Mall di Washington. La piccola era stata fermata una prima volta dalla sicurezza e, con fantasia e tenacia, si era fatta sollevare dal padre Raul mentre il Pontefice si stava avvicinando. Lui l’ha presa fra le braccia e l’ha tenuta stretta per qualche secondo, prima di accettare la lettera e il disegno che lo raffigura mentre tiene la mano a bambini di razze diverse.

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“HO IL DIRITTO AD ESSERE FELICE”

Nella lettera, Sophie scrive: «Vivo a Los Angeles e i miei genitori sono immigrati messicani. Caro Papa voglio dirti che il mio cuore è triste e voglio chiederti di parlare a Barack Obama e al Congresso per far regolarizzare i miei genitori. Ogni giorno ho paura che prima o poi li portino lontano da me. Credo di avere il diritto di vivere con loro, credo di avere il diritto di essere felice».

UNA RIFORMA SULL’IMMIGRAZIONE

Suo papà lavora molto in una fabbrica. «Tutti gli immigrati, esattamente come mio papà – prosegue la lettera della piccola – aiutano a mandare avanti questo paese. Meritano di vivere con dignità e rispetto. Meritano una riforma sull’immigrazione».

LA BENEDIZIONE DELLA PICCOLA

Bergoglio ha intercettato gli occhi di Sophie e ha fatto cenno agli uomini della sicurezza di lasciarla passare. Poi, i “gorilla” l’hanno presa in braccio e avvicinata al Santo Padre, che l’ha benedetta e baciata sulla guancia.

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