Semplici indicazioni che possono essere d’aiuto a chi si sente in un “buco nero”La solitudine, la tristezza e la depressione fanno parte di uno stesso problema che sembra affliggere la società in modo sempre più pronunciato. Non è difficile trovare persone che si lamentano della propria solitudine, o dell’impotenza che provano non riuscendo a sistemare le cose che provocano loro tristezza o qualcosa di più profondo.
Tenendo presente che la depressione deve essere curata quantomeno da professionisti esperti, vorrei condividere alcune indicazioni che possono essere d’aiuto per trovare strade di vita per le persone che si sentono in un buco nero, umido e freddo.
Considerate che questi consigli non sostituiscono una terapia né sono di applicazione universale.
- Bisogna ricomporre le routine: sonno, veglia, alimentazione, esercizio (camminare è un primo passo eccellente); in generale, iniziare a riappropriarsi della propria vita, cominciando dalle condotte di cura di sé.
- Bisogna concentrarsi sul presente, perché il passato non si può cambiare e il futuro non esiste. Se la persona si concentra sulle difficoltà precedenti si frustra, e se pensa a quello che deve ancora arrivare si angoscia.
- Iniziare facendo un passo per volta: non pretendere di risolvere tutti i problemi in un’unica giornata, perché non ci sarà altro che angoscia vedendo tante cose pendenti.
- Sperimentare la gioia di essere utili: una persona con depressione può prestare un servizio agli altri, seppur minimo. Questa esperienza di aiutare ad alleviare il dolore altrui o di aiutare gli altri ad essere felici ha un grande potere di guarigione, perché tra le altre cose induce la persona a smettere di guardare tutto il tempo ai propri problemi e di autocompatirsi.
- Il sostegno spirituale e terapeutico è particolarmente necessario per lasciarsi il passato alle spalle, perdonare gli altri e perdonare se stessi, nonché per costruire un’agenda che permetta di affrontare il futuro con speranza.
Mentirei se dicessi che una depressione o anche una tristezza è una cosa che si risolve in un fine settimana, ma in base alla mia esperienza, sostenute soprattutto nell’ultima parte del percorso, le persone possono superare queste difficoltà e riprendere in mano la propria vita.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]