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La pornografia e il suo forte impatto sugli adolescenti

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Editrice Cléofas - pubblicato il 27/07/15
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Uno studio sui giovani mostra che il consumo abituale di pornografia li rende infedeli alle fidanzate
La pornografia non danneggia solo i matrimoni, ma ha anche un forte impatto sugli adolescenti. Uno studio sugli adolescenti mostra che il consumo abituale di pornografia li rende infedeli alle fidanzate. Allo stesso modo, l’uso della pornografia aumenta l’infedeltà matrimoniale di oltre il 300%.

Patrick F. Fagan, direttore del Centro di Ricerca sul Matrimonio e la Religione, descrive gli effetti sociali e psicologici nel suo studio The Effects of Pornography on Individuals, Marriage, Family and Community (Gli effetti della pornografia su individuo, matrimonio, famiglia e comunità).

Gli adolescenti che vedono materiale pornografico si disorientano durante la fase dello sviluppo, nella quale stanno imparando a rapportarsi alla propria sessualità e in cui sono più vulnerabili alle incertezze circa le loro convinzioni sessuali e i loro valori morali.

Uno studio ha dimostrato che gli adolescenti esposti ad alti livelli di pornografia hanno un livello più basso di autostima sessuale. Esiste anche una relazione significativa tra visionare spesso materiale pornografico e i sentimenti e le sensazioni di solitudine, includendo gravi depressioni. L’alto consumo di pornografia nell’adolescenza può essere anche un fattore di rilievo nelle gravidanze adolescenziali.

Uno studio svolto a Washington afferma che chi consuma pornografia è meno felice, mettendo in guardia sull’impatto negativo nelle relazioni, nella produttività e nella felicità dei consumatori di pornografia.

Il gruppo multidisciplinare di ricercatori del The social cost of pornography: A statement of findings and recommendations (Il costo sociale della pornografia: stato attuale e raccomandazioni) ha pubblicato questi dati per l’Istituto Whiterspoon:

1. “Dall’inizio dell’era di Internet, le persone consumano pornografia più che mai e il suo contenuto è diventato sempre più grafico”, ha affermato la ricercatrice del centro Hoover Institution, Mary Eberstadt.

2. “Chi vede materiale pornografico pensa che la sua vita sessuale sarà migliore, ma soffre di eiaculazione precoce, più disfunzioni e problemi a relazionarsi”, ha affermato Mary Anne Layden, coautrice e direttrice del programma di traumi sessuali e psicopatologia dell’Università della Pennsylvania.

Secondo la Layden, l’esposizione in massa a contenuti pornografici porta a cambiamenti nelle convinzioni e negli atteggiamenti sociali; ad esempio, aumento dell’insensibilità in relazione alle donne, minore sostegno al movimento di liberazione femminile e perdita della nozione che questi contenuti debbano essere ristretti all’accesso dei minori.

Vari studi, come il Romantic Partners Use of Pornography; Its significance for Women, del medico A.J. Bridges, segnalano che la donna che sa che suo marito consuma materiale pornografico si sente tradita e non ha fiducia nel partner.

3. I costi psicologici a cui fanno riferimento gli autori in situazioni come questa possono scatenare altre conseguenze nella coppia, come il divorzio. Secondo i dati della Società Americana di Avvocati Matrimonialisti, che include 1.600 professionisti di tutto il Paese, il 56% dei 350 casi assistiti nel 2003 era collegato all’interesse ossessivo di una delle parti per pagine pornografiche.

4. Il consumo continuo di questi prodotti finisce spesso per provocare qualche patologia, ha segnalato la Layden, ricordando che per la prima volta il DSM 5, manuale utilizzato per realizzare diagnosi psichiatriche, includerà come malattie le dipendenze dal sesso e la pornografia. Secondo la Layden, “un software per bloccare la pagine con contenuti pornografici su Internet non è sufficiente”, visto che i bambini hanno alla loro portata altre pagine in cui possono trovare il codice per sbloccare il filtro. La ricercatrice chiede quindi all’industria dell’intrattenimento di smettere di “fare soldi ferendo i bambini”.

“La presenza della pornografia nella vita di molti e molte adolescenti è molto più significativa di ciò che pensa la maggior parte degli adulti”, ha segnalato. La Layden ha poi lamentato che la pornografia “deformi il sano sviluppo sessuale dei giovani”.

Per la Eberstadt, è necessario “cambiare ciò che socialmente non è considerato una cosa negativa” e comprendere il tema come un fattore che interessa la società nel suo insieme. In questo modo, sarà possibile creare un movimento contro la pornografia.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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