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Come cresce l’amicizia tra genitori e figli?

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Padre Rodrigo Lynce de Faria - pubblicato il 25/07/15
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Un semplice segreto perché in casa regnino amicizia e fiducia
L’ambiente ideale per trasmettere ai figli la fede – l’eredità migliore – è una casa in cui regnino due virtù fondamentali: l’amicizia e la fiducia.

Tra genitori e figli può e deve esserci una vera amicizia – un’amicizia che, essendo reale, non è evidentemente uguale a quella che hanno con i compagni a scuola, che non è quello che vogliono i figli, che sperano in un “cameratismo” di un altro tenore. Desiderano qualcosa che trasmetta loro sicurezza e fiducia, che li faccia crescere e imparare senza paure.

E come cresce l’amicizia tra genitori e figli?

Come ogni amicizia, con la dedizione generosa di un dono oggi scarso: il tempo. Dedicare ai figli tempo di qualità, pieno di un reale interesse per le loro cose: progetti, sogni, successi e fallimenti.

Dedicare tempo mostra vicinanza ed è un modo concreto di amare. Come ha detto papa Francesco, è quello di cui i figli sentono maggiormente la mancanza quando sono ancora piccoli: giocare con i propri genitori.

Nelle prime fasi della crescita, l’educazione possiede un’importante carica affettiva e di vicinanza. Scherzare con i figli, giocare con loro, insegnare loro a vincere e a perdere è una scuola di vita meravigliosa, perché il gioco, per quanto possa essere semplice, è un’esperienza di quello che sarà la vita in futuro.

Poche cose uniscono tanto genitori e figli come giocare insieme! In questo clima di gioco si genera un ambiente di amicizia nel quale sorge spontaneamente una profonda fiducia. E i figli captano per osmosi una verità fondamentale della loro vita: “Papà e mamma sono quelli che mi amano di più. Quando mi educano, mi correggono, mi esortano e mi chiedono delle cose, vogliono solo il mio vero bene”.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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