Tutto il mondo mostra su Twitter il proprio dolore, con l’hashtag #SisterNirmalaSuor Nirmala Joshi, che era succeduta a Madre Teresa alla guida della congregazione delle Missionarie della Carità, è morta per un arresto cardiaco a 81 anni nella città indiana di Calcutta.
Tutto il mondo piange questa perdita, e sulle reti sociali si moltiplicano i messaggi e le dimostrazioni di dolore, con l'hashtag #SisterNirmala.
L'arcivescovo di Calcutta, Thomas D'Souza, ha spiegato al quotidiano Indian Express che la religiosa, che ha “esalato l'ultimo respiro in pace”, aveva problemi di cuore e anche se era stata ricoverata è morta in una delle case delle Missionarie della Carità.
Il capo del Governo del Bengala, Mamata Banerjee, e il Primo Ministro indiano Narendra Modi hanno espresso le proprie condoglianze più sentite alla “famiglia” delle Missionarie della Carità per la morte della religiosa dopo una vita dedita “ai poveri e ai diseredati”.
Una vita per gli altri
Nirmala Joshi era nata nel 1934 in un accampamento militare nello Stato indiano di Jharkhand, limitrofo al Bengala, figlia di un soldato nepalese delle truppe dei noti guerrieri Gorkha dell'Impero britannico.
Allevata in una famiglia di bramini, la casa più elevata dell'India, si era convertita al cattolicesimo e si era unita alle Missionarie della Carità nel 1976 ispirata dal lavoro a favore dei poveri di Madre Teresa, che aveva fondato la congregazione a Calcutta nel 1950.
Per molti anni ha diretto il ramo contemplativo dell'ordine e ha supervisionato le attività della congregazione in Europa e Stati Uniti.
Dopo la morte di Madre Teresa, nel 1997, suor Nirmala ha preso il suo posto alla guida delle Missionarie della Carità fino al 2009, quando ha chiesto di essere sollevata dall'incarico per condurre “una vita di contemplazione”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]