Il Santo Padre sa qualcosa che noi ignoriamo?
Alla fine di aprile è stato confermato che papa Francesco si recherà a Fatima per il 100° anniversario delle apparizioni mariane, e si è detto che approfitterà di quell’occasione per canonizzare i due veggenti più giovani, Jacinta e Francisco Marto.
Nei giorni scorsi, in occasione della festa di Nostra Signora di Fatima (il 13 maggio), l’immagine originale della Vergine è stata venerata dal Santo Padre in Vaticano. Qual è la comprensione di papa Francesco del messaggio di Fatima, e perché la Madonna di Fatima sembra tanto importante per lui, come del resto lo è stata per i suoi due predecessori?
I sorprendenti eventi avvenuti a Fatima nel maggio 1917 hanno avuto luogo mentre il mondo si immergeva nel XX secolo – un secolo che avrebbe visto due guerre mondiali, genocidi su vasta scala, l’invenzione della bomba atomica e la rapida affermazione di tecnologie che avrebbero trasformato il mondo e la razza umana.
La visita del papa a Fatima e la sua celebrazione dei giorni scorsi portano avanti il suo interesse e il suo coinvolgimento nei confronti degli eventi della località portoghese. Il suo pontificato è stato consacrato a Nostra Signora di Fatima il 13 maggio 2013 dal cardinale di Lisbona. Durante la cerimonia, il porporato ha pregato perché a papa Francesco fosse dato “il dono del discernimento su come identificare le vie di rinnovamento per la Chiesa”. Ha anche pregato che il Santo Padre fosse protetto “nelle difficili ore della sofferenza, in modo da poter superare, nella carità, le prove che il rinnovamento della Chiesa gli presenterà”. Ciò è stato seguito cinque mesi dopo dalla consacrazione da parte di papa Francesco del mondo a Nostra Signora di Fatima il 13 ottobre 2013.
La devozione del pontefice a Nostra Signora di Fatima indica un legame storico e significativo del pontificato con le profezie di Fatima. Giovanni Paolo II ha visitato Fatima tre volte, nel 2000 ha beatificato Jacinta e Francisco ed è stato anche responsabile dell’affidamento del Terzo Millennio al Cuore Immacolato di Maria di fronte alla statua della Madonna domenica 8 ottobre 2000, quando più di 1.400 vescovi erano presenti per la Messa del Giubileo.
Anche papa Benedetto XVI ha sostenuto con vigore Fatima e ha visitato il santuario nel maggio 2010, quando tra le altre cose ha detto: “Ci sbaglieremmo se pensassimo che la missione profetica di Fatima sia conclusa”.
Nella famosa visione di papa Leone XIII, Satana ha affermato che se avesse avuto cent’anni avrebbe distrutto la Chiesa. È interessante notare che la data era il 13 ottobre 1884. Emergono due “date di Fatima”. Il tentato omicidio di papa Giovanni Paolo II ha avuto luogo il 13 maggio 1981. Papa Francesco ha consacrato il mondo a Nostra Signora di Fatima il 13 ottobre 2013. Le apparizioni sono iniziate il 13 maggio 1917 e sono terminate con il miracolo del sole il 13 ottobre dello stesso anno. Questi memorabili segni del cielo indicano l’inizio del secolo in cui Satana cercava di distruggere la Chiesa? Se è così, ci stiamo avvicinando alla fine dei tempi? Questo rende la visita del papa a Fatima nel 2017 più importante di una semplice celebrazione per un centenario?
Quando ha celebrato la consacrazione a Nostra Signora di Fatima nell’ottobre 2013, papa Francesco ha affermato: “La sua statua, venuta da Fatima, ci aiuta a sentire la sua presenza in mezzo a noi. C’è una realtà: Maria sempre ci porta a Gesù… Alla misericordia di Dio, lo sappiamo, nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia. E Maria, che con il suo ‘sì’ ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre”.
Come i suoi due predecessori, questo papa sembra profondamente consapevole non solo della battaglia spirituale con Satana, ma anche della possibilità che il tempo sia breve. Contemplando “la fine del mondo”, dobbiamo chiederci cosa significhi.
Sicuramente non possiamo escludere qualche terribile catastrofe che potrebbe gettare il mondo nel caos, ma c’è un altro senso in cui la nostra razza umana sta raggiungendo un punto finale perché stiamo distruggendo noi stessi.
Stiamo distruggendo le nostre comunità attraverso guerra, violenza e terrorismo. Stiamo distruggendo le nostre famiglie attraverso la contraccezione, la sterilizzazione, l’aborto e il divorzio. Stiamo distruggendo la nostra purezza e il nostro potere attraverso pornografia, omosessualità, promiscuità, lussuria e rabbia.
Stiamo distruggendo la nostra società con avidità, materialismo, indifferenza nei confronti dei poveri, calpestando le vedove, gli orfani, i senzatetto e gli affamati. Stiamo distruggendo il nostro ambiente con il sovrasviluppo e l’inquinamento. In molti modi, stiamo provocando noi stessi la fine del nostro mondo, e la Beata Madre guarda tutto questo con il cuore spezzato di una madre.
In mezzo al caos assassino, la Beata Vergine Maria ci mostra il cuore compassionevole di suo Figlio. Ella ci porta alla Divina Misericordia. Guarda questa umanità spezzata e pazza – una razza che va verso la distruzione – e dice con il cuore di una madre “Tornate a casa!”
Questo spiega anche il messaggio e il metodo del papa. Egli guarda al mondo con pietà, non con biasimo. Vuole raggiungere chi ha il cuore spezzato, chi è amareggiato e chi è legato dal peccato e offrire il perdono e la misericordia di Dio – come il padre e la madre dal cuore spezzato guardano ai propri figli ribelli.
Il pontefice ha accolto la statua di Fatima in Vaticano qualche giorno fa, ha consacrato il mondo alla Madonna due anni fa e progetta una visita a Fatima nel 2017. Sa qualcosa che noi ignoriamo? C’è una crisi incombente che ci porterà in qualche modo a un punto di svolta? Ha chiesto alla Beata Vergine di pregare e di intercedere per la nostra razza povera, problematica, pazza e suicida con particolare urgenza?
Non vogliamo speculare sul futuro, ma metterci nelle mani di Dio con la massima fiducia. Il messaggio di Fatima è guardare, aspettare, pregare e fare riparazione per i peccati, e guardare sempre con speranza piena di aspettativa al buon futuro che Dio ha in serbo.
Padre Dwight Longenecker è parroco di Nostra Signora del Rosario a Greenville (South Carolina, Stati Uniti). Il suo sito web è dwightlongenecker.com.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]