Un sacerdote analizza la “divisione” a livello religioso dei social mediaPer il teologo morale cattolico padre Alexander Lucie-Smith, i social media sono divisi a livello religioso. A suo avviso, Facebook è cattolico, mentre Twitter è protestante.
“Per un'immagine digitale delle rispettive visioni del mondo teologiche, guardate ai due giganti dei social media”, ha esortato in un articolo (Catholic Herald, 20 maggio).
Nel testo, il sacerdote paragona Twitter al protestantesimo dicendo che “è uno splendido strumento per chi desidera predicare ai propri 'seguaci'. I tweeter più famosi hanno moltissimi follower, e così non c'è alcun modo reale di giudicare il proprio pubblico o di valutarne la reazione. Quest'orda informe non forma una vera comunità”.
Padre Lucie-Smith ha citato ad esempio il professor Richard Dawkins, che con i suoi 1,17 milioni di follower “cavalca il pulpito di Twitter per diffondere verità lapidarie”.
Il sacerdote ha anche richiamato l'osservazione di Umberto Eco per la quale il Mac sarebbe cattolico e il Dos protestante, perché il primo è “festoso, amichevole, conciliante” e “dice al fedele come deve procedere passo per passo per raggiungere – se non il regno dei cieli – il momento della stampa finale del documento”, mentre il secondo è “protestante, addirittura calvinista”, perché “prevede una libera interpretazione delle scritture, chiede decisioni personali e sofferte, impone una ermeneutica sottile, dà per scontato che la salvezza non è alla portata di tutti”.
“I polemisti di Twitter”, ha aggiunto padre Lucie-Smith, “mi ricordano Martin Lutero, che protetto dal potere dei principi tedeschi scagliava ignobili insulti contro il papa. Molti tweeters sono anonimi, il che permette loro di indulgere in attacchi sfrenati”.
“Le persone più fastidiose su Twitter ricordano il peggio di ciò che il protestantesimo ha da offrire”, ha aggiunto: “protesta, non ragione; polemica, non dialogo; slogan più che una teologia che faccia appello all'attento equilibrio tra fede e ragione che dovrebbe regnare in ogni cuore umano”.
Facebook, invece, è “una congregazione, una comunità – e questo, a mio avviso, rende Facebook cattolico”.