Il paese nuovamente sotto le macerieA meno di tre settimane dal sisma che, il 25 aprile scorso, causo' piu' di 8mila morti, torna la paura in Nepal.
Un terremoto poco meno violento del primo (7,3 gradi di magnitudo sulla scala Richter, contro 7,8 del precedente) ha fatto tremare di nuovo il Paese. L'ultimo bilancio parla, per ora, di 42 morti (e oltre 1.000 feriti) in Nepale e altri 17 nel nord dell'India, soprattutto nello Stato di Bihar.
A Kathmandu, gia' gravemente danneggiata, la gente terrorizzata e' scesa nelle strade; la tv ha mostrato le immagini dei palazzi – tra cui il Parlamento – che oscillavano pericolosamente. "E' stato un terremoto cosi' potente da non riuscire a muoversi", ha raccontato alla Cnn Orla Fagan, portavoce dell'Ufficio coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu, che si trovava al secondo piano di un palazzo nella capitale.
"Dobbiamo affrontare questo diasatro naturale con coraggio e pazienza", e' stata invece l'esortazione del premier nepalese, Sushil Koirala.
I sismografi hanno registrato la potente scossa alle 12:35 ora locale. L'epicentro e' stato non lontano dal campo base dell'Everest, nella citta' di Namche Bazar, sulla catena dell'Hihimalaya, al confine con il Tibet. Poi, nell'ora successiva, sono seguite una serie di scosse di assestamento arrivate fino a 6,3 gradi di magnitudo. Gli elicotteri si sono immediatamente alzati nell'area tra Dolakha e Sindhupalchowk, dove c'erano stati oltre un terzo degli 8mila morti registrati finora come conseguenza del precedente sisma. "Nella zona di Dolakha sono crollate molte case e c'e' la possibilita' che il numero dei morti cresca", ha avvisato il ministro dell'Interno, Bam Dev Gautam.
Si temono parecchie vittime anche a Chautara, la citta' nel distretto di Sindhupalchowk dove erano confluiti gli aiuti umanitari dopo il precedente sisma e che era diventata uno dei luoghi di raccolta di decine di operatori. La Croce Rossa norvegese che gestisce in loco un ospedale da campo di una sessantina di letti ha scritto su Twitter che ci sono "molti feriti, alcuni morti".
La scossa, con il conseguente sciame sismico, ha aggiunto pressione a una popolazione gia' stremata. A Kathmandu, dove l'aeroporto e' stato chiuso per un paio d'ore, il panico e' stato generale: i genitori sono scesi in strada con i bambini in braccio e sono crollati diversi edifici che erano rimasti danneggiati dal sisma precedente. Proprio come era accaduto con il primo terremoto, il sisma e' stato avvertito con chiarezza anche a New Delhi, dove molti sono scesi in strada, e a Dacca, in Bangladesh.