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A Pompei una risposta alla violenza sulle donne

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Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 11/05/15
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Inaugurata una casa di accoglienza nell’ambito della V Settimana del diritto alla Famiglia

Può un uomo recarsi al lavoro in giacca e cravatta e mostrarsi a tutti socievole e affidabile e poi, tra le mura di casa, trasformarsi in un implacabile aguzzino per moglie e figli? Purtroppo sì, come testimoniano numerosi casi di cronaca e anche la storia di Giulia (nome di fantasia). Dopo 15 anni di maltrattamenti, temendo per la sorte dei figli più che per sé, Giulia ha deciso di denunciare il marito e chiedere aiuto al Progetto Famiglia, un movimento di volontariato e solidarietà attivo dal 1990 che offre a bambini, madri e famiglie e difficoltà, percorsi di sostegno e accoglienza anche riguardo alle violenze subite in ambito familiare o lavorativo.

E' nata così, a Pompei, la Casa Maria Madre della Provvidenza per l'accoglienza di donne e bambini maltrattati inaugurata il 10 maggio nell’ambito del complesso del Centro per il bambino Giovanni Paolo II in piazza Bartolo Longo.

L'evento si colloca nell'ambito della V Settimana del Diritto alla Famiglia sul tema “Fidarsi è meglio. Nuove alleanze tra le famiglie e per le famiglie”, promossa da Federazione Progetto Famiglia e da Editrice Punto Famiglia e aperta l'8 maggio con una conferenza in streaming.

La settimana abbraccia circa 300 eventi che si svolgono in tutta Italia in collaborazione con centinaia di comuni, parrocchie e organizzazioni no profit per ribadire, affermano gli organizzatori, che "la famiglia è una grande ricchezza e risorsa per l’umanità e per promuovere una stagione di nuove alleanze tra le famiglie e per le famiglie. “Oggi più che mai la solitudine è diventata un male che attanaglia tutti. Siamo vittime inconsapevoli della diffidenza che genera isolamento – ha affermato Marco Giordano, presidente della Federazione Progetto Famiglia -, ma le famiglie non devono arrendersi alla solitudine perché esse nascono per essere in relazione, per essere con e per l’altro”. E' necessario "recuperare quelle buone e sane relazioni di cortile, di buon vicinato, di apertura che sono in grado di intessere quella rete per dare una risposta al disagio che tante famiglie vivono. Dobbiamo aprirci ad una cultura della solidarietà tra famiglie”.

Tra i principali obiettivi dell’iniziativa c'è la promozione di gruppi di famiglie solidali per sostenere in modo particolare bambini che vivono un disagio così come lo sviluppo di alleanze territoriali per la famiglia con la partecipazione di associazioni, enti pubblici e privati e l'accompagnamento dei genitori nel compito educativo. A livello più operativo si colloca l'intento di valorizzare le case famiglia che accolgono minori e l'attivazione di un network per l’accoglienza delle gestanti in difficoltà.

L'inaugurazione della Casa Maria Madre della Provvidenza è stata preceduta da una Marcia per la Vita conclusa con una tavola rotonda sugli effetti dell’aborto sulla donna che si è tenuta nella Sala del Centro educativo per il bambino all’interno del complesso del Santuario.

Il 13 maggio, invece, è previsto a Angri un convegno sulla famiglia al quale interverranno il postulatore della causa di Luigi e Zelia Martin – i genitori di S. Teresa del Bambino Gesù, che saranno canonizzati a Roma quest’anno – e il capoufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, padre Gianfranco Grieco, con il lancio della nuova rivista Famiglia Martin dedicata proprio alla coppia di santi sposi.
 

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