Recita la Novena a Nostra Signora della Dolce Attesa(Fonte: Sonia Arévalo e Cristina Amitrano de Nieto)
Preghiere per ogni giorno
1. Segno della croce
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
2. Per pentirsi dei peccati:
“Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato…
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito”
(Salmo 51, 3-13).
3. Giaculatoria
Nostra Signora della Dolce Attesa, prega per noi.
4. Seguire la riflessione propria di ogni giorno.
PRIMO GIORNO
Il Signore ci dona la vita
Condividiamo la Parola
“Entrando da lei, disse: ‘Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te’. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù’… Allora Maria disse: ‘Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto’” (Lc 1, 28, 31-38).
Riflettiamo
Maria, per la sua fede, ha pronunciato queste parole. E così, attraverso di lei, la Vita è giunta a noi. Ella, pienamente donna, si è affidata a Dio senza riserve, si è mostrata completamente disposta all’azione dello Spirito Santo, e in questa risposta si è donata per cooperare con la Grazia di Dio.
Preghiamo
Iniziando questo primo giorno della novena, ti esprimiamo, Madre, il nostro amore. Veniamo con fiducia a pregare per le nostre necessità, fa’ che ti imitiamo nel tuo “Sì” a Dio.
Comprendi la nostra richiesta, esaudiscila.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per tutti i padri e le madri che aspettano un figlio.
– Per tutte le famiglie del nostro Paese.
– Per l’intenzione con la quale recitiamo questa Novena.
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Il Signore benedica questa famiglia e la riempia di grazia.
SECONDO GIORNO
Il Signore ci invita a metterci al servizio della vita
Condividiamo la Parola
“In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1, 39-45).
Riflettiamo
Le parole di Elisabetta – “beata colei che ha creduto” – si applicano non solo a quel momento concreto dell’Annunciazione, ma a tutta la vita di Maria. Nel suo pellegrinaggio verso Dio, Maria ha percorso un cammino di fede che ha attraversato tutta la sua esistenza, e lo ha fatto in modo eroico. Nella sua obbedienza di fede, ella si è abbandonata a Dio, e sperando contro ogni speranza ha creduto ogni giorno, tra le prove e le contrarietà.
Preghiamo
Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, intercedi presso tuo Figlio e insegnaci ad amare e a servire gli altri. Seguendo il tuo esempio di disponibilità, aiutaci a saper accettare la vita come il dono gratuito che Dio ci ha dato. Aiutaci a percorrere con fede e speranza i cammini che ci portano a compiere la volontà del Padre.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per coloro che desiderano ricevere la grazia di un figlio.
– Per i genitori che non hanno un lavoro.
– Per le mamme sole.
– Per l’intenzione con la quale recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Madre Santissima, benedici la nostra famiglia.
TERZO GIORNO
Dio compie meraviglie con la nostra vita
Condividiamo la Parola:
“Allora Maria disse: ‘L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome” (Lc 1, 46-49).
Riflettiamo
Quando Elisabetta ha salutato la giovane parente che arrivava da Nazareth, Maria ha risposto con il Magnificat. Questo canto di lode è stato la risposta di tutto il suo essere a Dio, espressa in modo poetico ma semplice. Le sue parole sono ispirate a molti testi sacri del popolo di Israele e riflettono la gioia del suo spirito, la felicità che le provoca il fatto di essere consapevole che in lei si realizza la promessa fatta “ad Abramo e alla sua discendenza per sempre”.
Preghiamo
Maria, madre di Gesù, insegnaci a pregare con fede, con apertura di cuore e semplicità, non solo per le nostre necessità, ma anche per quelle di tutti coloro che soffrono e che hanno bisogno di noi e della nostra parola di speranza. Che dalla nostra bocca, come dalla tua, sboccino parole di lode per il Creatore e Datore della vita.
Dio Nostro Padre, ricco d’amore e di misericordia, questo tempo di attesa si trasformi in un’opportunità per credere alla nostra fede e alla nostra dedizione agli altri. Che possiamo trovare momenti di gioia e di felicità e condividerli con chi ci circonda.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per tutti i bambini che crescono e si preparano a nascere.
– Per tutti i bambini abbandonati.
– Per le mamme adolescenti.
– Per l’intenzione con la quale recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Maria, che nella Dolce Attesa del Signore ci hai mostrato un cammino di Speranza, benedici la nostra vita.
QUARTO GIORNO
"Si compirono per lei i giorni del parto"
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“Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Lc 2, 6-7)
Riflettiamo
Maria dà il suo consenso alla scelta di Dio per essere la madre di suo Figlio per opera dello Spirito Santo. Tutta la sua esistenza è caratterizzata dalla certezza che Dio è al suo fianco e la accompagna con la sua provvidenza benevola.
Preghiamo
Nostra Signora della Dolce Attesa, aiutaci ad essere semplici e poveri di cuore per nutrirci del tuo amore e crescere nella fede e nella fiducia, sapendo che dobbiamo aspettare tutto da tuo Figlio, nostro Salvatore. Aiutaci a far sì che, a tua somiglianza, viviamo con la certezza che Dio è al nostro fianco e ci accompagna con la sua divina provvidenza.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per le mamme che stanno per partorire.
– Per tutti coloro che hanno nelle proprie mani la vita umana.
– Perché tutti i bambini crescano in un mondo di pace e amore.
– Per le intenzioni particolari con le quali recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Madre Santissima, benedici il nostro lavoro quotidiano e fa’ che lo mettiamo al servizio della vita.
QUINTO GIORNO
Nostro figlio, progetto d’amore di Dio Padre
Condividiamo la Parola
“I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2, 41-51)
Riflettiamo
Durante gli anni della sua vita nascosta a Nazareth, Gesù “stava sottomesso” ai suoi genitori (Lc 2, 51); soggetto a Maria ma anche soggetto a Giuseppe, suo padre terreno. Per questo la gente considerava Gesù “il figlio del carpentiere” (Mt 13,55).
Quando l’evangelista dice che “essi (Giuseppe e Maria) non compresero le sue parole”, sottolinea che anche sua madre viveva in intimità con il mistero di Gesù, Figlio di Dio, solo attraverso la fede. Per questo la Scrittura dice: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1, 45).
Preghiamo
Gesù, concedici di comprendere, con l’aiuto della tua grazia, le varie situazioni che ci si presentano nella vita, soprattutto le più difficili, quelle in cui il dolore mette alla prova la nostra fede.
Maria, Madre dei viventi, che hai accolto la Vita in nome di tutti e per il bene di tutti, guidaci sul cammino, proteggi le nostre famiglie. Insegnaci a “stare nelle cose del Padre”.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per tutti i bambini.
– Per le nostre famiglie.
– Perché in tutte le famiglie ci siano comprensione e amore.
– Per tutti i bambini malati.
– Per le intenzioni particolari con le quali recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Signore Gesù, benedici la nostra casa perché seguiamo i passi dell’umile famiglia di Nazareth.
SESTO GIORNO
Maria, nostra madre, è attenta alle nostre necessità
Condividiamo la Parola
“Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà"” (Gv 2, 1-5)
Riflettiamo
Maria manifesta un’umanità nuova, secondo lo Spirito, quando va incontro alle necessità dell’uomo. A Cana di Galilea si mostra solo un aspetto concreto dell’indigenza umana, apparentemente piccolo e di poca importanza (“Non hanno più vino”), ma questo ha un valore simbolico. Maria si colloca tra suo Figlio e gli uomini nella realtà delle loro privazioni, indigenze e sofferenze. Come Madre, si pone “in mezzo”, si fa mediatrice. Ella intercede per gli uomini ed è portavoce della volontà di suo Figlio: “Fate quello che vi dirà”.
Preghiamo
Madre dell’amore splendido, intercedi perché Gesù esaudisca le nostre necessità. Insegnaci a fare tutto ciò che Egli ci dice e a chiedere nella preghiera la conoscenza che ancora ci manca per avere il gusto profondo delle cose di Dio. Che sappiamo vedere le necessità di coloro che ci circondano e possiamo offrirci generosamente, aiutando soprattutto le mamme che in questo momento fondamentale della loro vita si trovano sole e senza protezione.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per le mamme che sono sole.
– Perché nessuno si senta abbandonato o non voluto.
– Per tutti coloro che lavorano in difesa della vita.
– Per l’intenzione particolare con la quale recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Signore, donaci la tua benedizione.
SETTIMO GIORNO
Anche tuo figlio ha una missione
Condividiamo la Parola
“Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: "Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti". Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: "Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre"” (Mt 12, 46-50).
Riflettiamo
Maria è la prima tra coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Per questo quella benedizione pronunciata da Gesù si riferisce in primo luogo a lei. Maria diventa, in un certo senso, la prima “discepola” di suo Figlio, e attraverso la sua fede scopre una nuova maternità secondo lo Spirito.
Preghiamo
Madre nostra, Signora della Dolce Attesa, tu ci insegni che troviamo la nostra pienezza nella vita facendo ciò che Dio ci chiede, costruendo l’amore ogni giorno e servendo il Signore. Aiutaci a testimoniare il significato dell’amore autentico dicendo “sì” alla volontà di Dio e servendo Gesù nei nostri fratelli.
Ricordati delle famiglie che hanno aperto il proprio cuore all’adozione. Aiutale nella gioia della loro generosità. Possano gustare i bellissimi nomi “mamma” e “papà”. Avendo te come modello incomparabile di accoglienza e cura della vita, possano rendere grazie per la benedizione ricevuta.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per tutte le coppie che esprimono il proprio amore e la propria generosità attraverso l’adozione.
– Per i bambini che non hanno una famiglia.
– Per l’intenzione particolare con la quale recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Benedici, Signore, tutte le famiglie che desiderano il dono di un figlio.
OTTAVO GIORNO
Amare Dio sopra tutte le cose
Condividiamo la Parola
“Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!". Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!"” (Lc 11, 27-28)
Riflettiamo
Questa frase costituiva una lode a Maria come madre di Gesù secondo la carne. Evocandola, ricordiamo il Vangelo dell’infanzia di Gesù, nel quale Maria è presente come la madre che concepisce il Figlio di Dio, lo dà alla luce e lo allatta. Grazie a questa maternità, Gesù è un vero figlio dell’uomo.
Con la sua risposta, tuttavia, Gesù stesso sposta vigorosamente l’attenzione dalla maternità intesa solo come vincolo di carne e la colloca in quel misterioso vincolo dello Spirito che si verifica nell’ascolto e nell’osservanza della Parola di Dio.
Preghiamo
Maria, ragazza di Nazareth, tu che hai vissuto le dimensioni dell’umano e del femminile in modo perfetto, intercedi per noi, perché siamo attenti ascoltatori della Parola di Dio. Allontana da noi tutto ciò che ci impedisce di praticare quello che Gesù ci ha insegnato. Metti sulla nostra bocca le tue parole, le tue intenzioni e tutto ciò che può aprire il nostro cuore al bene e all’amore.
Ad ogni intenzione rispondiamo:Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
-Perché le donne possano allattare i propri figli, dando loro il loro cibo e il loro amore.
– Perché tutti i genitori possano aiutare i figli a crescere.
– Per i nonni che collaborano all’educazione cristiana dei propri nipoti.
– Per l’intenzione con la quale recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Benedici, Maria Santissima, tutte le persone anziane che collaborano alla cura dei bambini.
NONO GIORNO
Gesù ci dà Maria come Madre
“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Gv 19, 25-27)
Riflettiamo
La maternità di Maria, che diventa eredità dell’uomo, è un dono: un dono che Cristo stesso fa personalmente ad ogni uomo. Ai piedi della croce inizia quella speciale donazione dell’uomo alla Madre di Cristo. La donazione è la risposta all’amore di una persona, e in concreto all’amore della Madre. Per questo, nel corso dei secoli, tra i vari popoli e le varie Nazioni della terra, l’uomo si rivolge a Maria con venerazione e fiducia, come chi si rivolge alla madre e cerca nella sua fede il sostegno per la propria fede.
Preghiamo
Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre nostra, sappiamo che ci accompagni nel cammino della vita intercedendo per noi e per le nostre necessità. Donaci un cuore forte e generoso. Grazie perché ciascuno di noi è partecipe della vita di Dio.
TI chiediamo di insegnarci a rispettare, proteggere e difendere la vita, soprattutto quella più debole e innocente.
Ispira e proteggi specialmente coloro che, condizionati dall’ambiente e dalle circostanze, non riescono a vedere che la vita è sempre un bene. Sappiano che “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1, 37) e si donino con fiducia alla sua provvidenza benevola.
Benedicici e guidaci in questo cammino per poter fiorire in virtù e santità.
Confidiamo nella tua intercessione e speriamo con fede che Gesù ci conceda ciò che chiediamo.
Ad ogni intenzione rispondiamo: Signore, te lo chiediamo per Maria, nostra madre.
– Per i bambini indesiderati, le loro mamme e i loro papà.
– Per i bambini abbandonati.
– Per quelli che soffrono.
– Perché lavoriamo in difesa della vita umana.
– Per l’intenzione particolare con la quale recitiamo questa Novena.
Preghiamo:
Una delle cose più importanti che Gesù è venuto a fare sulla Terra è insegnarci che Dio è nostro Padre. Con questa fiducia gli diciamo:
Padre Nostro (Ave Maria, Gloria).
Benedici, Signore, ogni bambino che sta per nascere.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]