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Secondo il Parlamento Europeo il matrimonio gay è un diritto umano

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 12/03/15
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Le delegazioni italiane si dividono sul voto al documento. Protesta (timida) dell’ala cattolicaLe unioni civili e il matrimonio tra persone dello stesso sesso sono un diritto umano. A dirlo è il Parlamento europeo. Che questo giovedì ha approvato a larga maggioranza (390 sì, 151 no e 97 astensioni) la "Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo", curata dall’europarlamentare Pd Pier Antonio Panzeri (Corriere della Sera, 12 marzo). 

"SOLLECITAZIONE" AGLI STATI
Il Parlamento – si legge nel paragrafo 162 dedicato alle coppie omosessuali – prende atto «della legalizzazione del matrimonio e delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in un numero crescente di Paesi nel mondo». E incoraggia le istituzioni e gli Stati membri dell’Ue «a contribuire ulteriormente alla riflessione sul riconoscimento del matrimonio o delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in quanto questione politica, sociale e di diritti umani e civili» (Ansa, 12 marzo).

"NON E' COMPETENZA DELL'EUROPARLAMENTO"
L’Italia è uno degli ultimi 9 Paesi Ue – su 28 – a non prevedere alcun tipo di tutela per le coppie omosessuali. E anche nella delegazione degli europarlamentari italiani si è alzato più di un mal di pancia per il voto pro coppie-gay. Luigi Morgano del Pd ha spiegato così il suo "no": «Il principio di sussidiarietà stabilisca che più materie, come il diritto di famiglia, siano di competenza nazionale».

"SQUILIBRIO TRA MATRIMONIO E UNIONI CIVILI"
Oltre a Morgano, nel Pd ha votato contro anche Damiano Zoffoli. Tra gli astenuti anche la capodelegazione Pd a Strasburgo Patrizia Toia e Caterina Chinnici. «Mi sono astenuta – spiega Toia – sul punto delle unioni civili, una formulazione troppo squilibrata sulla parità tra unioni civili e matrimonio». Silvia Costa, altra esponente dell’ala cattolica Pd, presente in aula non ha votato, approvando però la risoluzione finale sulla "Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo" firmata dal compagno di partito Panzeri. 

DIVISO ANCHE IL CENTRODESTRA
Divisioni anche nel centrodestra, con Giovanni La Via di Ncd e Herbert Dorfmann del Svp che hanno detto "sì" al passaggio sulle unioni civili, al pari del grosso del Ppe, mentre il resto della delegazione popolare italiana votava contro. La Via ha poi votato contro la risoluzione finale, seguendo la delegazione italiana, mentre Dorfmann e Barbara Matera si sono astenuti (Il Giornale.it, 12 febbraio).

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