Bocciato l’emendamento della senatrice Pd Puglisi al ddl sulle famiglie affidatarieSalta la possibilità per i single di adottare un minore. Per evitare divisioni nel Pd e nella maggioranza la senatrice Dem Francesca Puglisi ritira la sua proposta contenuta in un emendamento al ddl sull'adozione da parte delle famiglie affidatarie. La Puglisi lo trasforma in odg ma è costretta a rinunciare anche a quest'ultima formulazione per via della contrarietà del centrodestra (Ansa.it, 11 marzo).
NESSUNA MODIFICA ALLA LEGGE ATTUALE
Attualmente in Italia, in base alla legge 184/83, l’affido dei minori è aperto anche alle persone single, l’adozione invece è riservata solo alle coppie sposate da almeno tre anni (Corriere della Sera, 11 marzo).
SVENTATA UNA FACILITAZIONE PER LE ADOZIONI OMOSEX
«Si tratta – ha detto il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma – di affidamento e adozione in presenza di coppie non sposate e non necessariamente di sesso diverso. Quindi si chiede sostanzialmente al Governo di valutare l'opportunità di assumere le iniziative dovute per consentire l'affidamento e l'adozione di bambini inseriti in coppie non eterosessuali» (La Stampa, 11 marzo).
PUGLISI SI GIUSTIFICA
«L'intento di quell'emendamento – ha detto Puglisi dopo il suo ritiro – non era aprire a scorciatoie per l'adozione dei single, ma piuttosto equiparare i diritti dei bambini che vanno in affido familiare a single, come già la legge permette di fare (e meno male!), perché l'affido familiare, legato alla disponibilità delle persone, negli ultimi cinque anni è calato del 16 per cento».«Quindi, si trattava – spiega Puglisi – di equiparare i diritti dei bambini che un tribunale e i servizi sociali decidono di dare in affido ad un single a quelli dei bambini che un tribunale e i servizi sociali hanno invece affidato a famiglie regolarmente sposate».
RISCHIO VULNUS SULLE ADOZIONI
«A qualora questo emendamento fosse stato approvato avrebbe aperto attraverso l'affido un vulnus nell'istituto dell'adozione – dichiarano le vicepresidenti del gruppo al Senato di Area popolare Ncd-Udc, Laura Bianconi e Federica Chiavaroli – invece con il ritiro è stato confermato il principio secondo il quale il passaggio da affido ad adozione è possibile solo in presenza dei precisi requisiti previsti dall'articolo 6 della legge 84/83, quali l'essere coniugati, il dimostrare la stabilità del rapporto di coppia e il possedere una certa differenza di età con il minorenne» (IlVellino, 11 marzo).
ADOZIONE POSSIBILE PER SINGLE: ECCO I CASI
Oltre all’affido, tuttavia, anche l’adozione è già consentita a persone singole in alcuni casi specifici, ben regolamentati dall’articolo 44 della legge 184: quelli per esempio in cui il minore sia portatore di handicap, o che ad adottarlo sia il coniuge del genitore. In queste circostanze la legge prevede che l’adozione sia possibile a persone sposate anche da meno di tre anni, a persone non coniugate, per estensione interpretativa persino ai conviventi (Avvenire, 10 marzo).