I tesori segreti di questo periodo liturgicoI cattolici non hanno una buona reputazione. Il mondo ci ritiene persone incoerenti e prevalentemente negative.
La società è diventata estrema nell'abbracciare varie forme di immoralità, e noi siamo ampiamente assenti da molti settori della società, tranne che per protestare contro di loro. Per questo motivo, siamo considerati come il membro della famiglia scontroso che siede cupamente in un angolo, interrompendo il suo tenebroso silenzio solo occasionalmente per fare cose inopportune per le persone che stanno cercando di divertirsi.
Se i cattolici sono davvero i guastafeste che vengono considerati, la Quaresima sembrerebbe la nostra stagione di gloria, il periodo in cui possiamo davvero uccidere il divertimento.
Per questa ragione, è utile ricordare che la Quaresima è proattiva e non reattiva, positiva e non negativa.
1. La Quaresima ci rende più belli
No, non intendo dire che il digiuno quaresimale può far migliorare il vostro aspetto. È la preghiera quaresimale a farlo.
Avete mai notato che Madre Teresa è una delle donne meno attraenti e allo stesso tempo una delle più belle mai esistite?
I suoi lineamenti non erano splendidi o molto regolari, ma nessuno che l'abbia mai incontrata l'ha descritta come “brutta”. Era pervasa da una radiosità che faceva venire voglia di trascorrere più tempo con lei. Era piena di una bellezza più profonda di quanto i suoi tratti potessero mostrare.
I cattolici credono che il corpo e l'anima siano una cosa sola, e questo significa che, unendosi a Dio in preghiera, chiunque può essere bello.
I tratti di Madre Teresa non la definivano. Ciò che la definiva era la “forma” che il suo spirito dava loro. Non c'è nessuno che sia più attraente di chi ha reso il proprio corpo, qualsiasi corpo abbia, un contenitore di uno splendido spirito.
Noi cattolici sappiamo che questo fenomeno non è confinato a Madre Teresa. La signora della parrocchia che prega alla fine della chiesa ha un sorriso che ti può bloccare; i bambini della catechesi con lo stupore negli occhi sono bellissimi da vedere.
Se preghiamo, e ci colleghiamo davvero a Gesù Cristo, possiamo ottenere un po' della stessa saggezza e innocenza che ottengono da Lui.
2. Digiunare significa che non bisogna adagiarsi
La delusione è tristemente familiare a tutti noi. È uno dei sentimenti che definiscono la nostra epoca. Se siamo poveri siamo delusi perché riempiamo la nostra mente con immagini irraggiungibili di “felicità costosa”, se siamo ricchi siamo delusi perché niente è mai all'altezza delle aspettative che vi riponiamo.
Vogliamo tutti che la nostra vita sia migliore, più grande, ma siamo tutti tristemente consapevoli delle mancanze della vita stessa.
Quando un'anima è troppo grande per questo mondo, abbiamo due opzioni: possiamo ridurre la nostra anima alle dimensioni dei piaceri della vita o estendere la nostra consapevolezza alle dimensioni della nostra anima. Più andiamo futilmente dietro ai piaceri materiali, più iniziamo ad adagiarci; accettiamo una gioia modificata, una felicità di compromesso.
Digiunare in Quaresima è come scioccare il nostro sistema per farci ricordare che i piaceri della vita non sono tutto ciò che esiste. C'è qualcosa di più grande, qualcosa che soddisfa davvero; Gesù l'ha trovato nel deserto. Noi lo troviamo nella Chiesa.
3. La Quaresima offre la più grande gioia che l'umanità possa raggiungere
Il paradosso centrale della nostra vita è che quanto più cerchiamo di renderci felici meno lo siamo, e più cerchiamo di rendere felice qualcun altro più lo siamo noi. Più ci si aggrappa ai piaceri, più tutto ci scivola tra le dita; più si dona, più il nostro cuore si riempie.
Questo funziona in ogni aspetto della vita. Andate a lavoro con i pantaloni del pigiama e la felpa che vi stanno più comodi e li troverete presto poco confortevoli, ma vestitevi per far piacere agli altri e vedrete che vi sentirete bene anche voi. Nello sport, cercate la vostra gloria personale e non quella della squadra e tutta la gloria svanirà, date gloria ai vostri compagni di squadra e la vostra gloria personale aumenterà.
Questo non è il regno dell'egoismo – è “la legge del dono”. L'uomo non può “ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé”, ha affermato il Concilio Vaticano II.
Prescrivendo l'elemosina in Quaresima, la Chiesa sta condividendo il segreto della felicità.
Quando si tratta quindi di pianificare cosa fare in questa Quaresima a livello di preghiera, digiuno ed elemosina, pensate in grande e in modo non negativo.
Potete vivere facilmente la Quaresima aggiungendo un frettoloso rosario quotidiano o rinunciando a malincuore al vino, ma non è il modo migliore per vivere questo periodo.
Pregate per diventare amici di Cristo e la sua luce nel mondo, digiunate per far sì che nulla vi soddisfi tranne Dio e donate di modo da poter portare la gioia degli angeli nella felicità altrui.
[Traduzione dall'inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]