Stanco di stare zitto? Paura di sembrare bigotto? Continua a leggere!Se la vostra famiglia è come la mia, possono esserci molte opinioni diverse – incluse visioni diverse del matrimonio. È sempre positivo condividere i punti di vista in modo caritatevole per aiutare a rivelare la verità sul matrimonio come insegna la Chiesa; è bene tuttavia usare un linguaggio non religioso che chiunque possa comprendere e accettare.
L'evangelizzazione della cultura non richiede il cambiamento della mente di qualcuno o di portarlo a riconoscere che sbaglia. La conversione è opera dello Spirito Santo, ed essere un testimone del matrimonio richiede umiltà per apprezzarlo. Se confidiamo davvero nello Spirito Santo, è liberatorio sapere che il risultato del dialogo non è nostra responsabilità.
Ecco qualche suggerimento che può essere d'aiuto quando si hanno delle discussioni – senza essere distratti dalle conversazioni sull'omosessualità o sull'etica sessuale, che non aiutano molto a rivelare la verità sul matrimonio come parte integrante del progetto di Dio per la creazione.
Suggerimento 1. Chiarire le false premesse sottostanti
Ricordate, coloro che non vedono obiezioni al matrimonio tra coppie dello stesso sesso partono da due presupposti falsi. Piuttosto che accusare qualcuno di partire da un presupposto fittizio, usiamo questo approccio per aiutare a formulare come presentiamo la realtà del matrimonio e la questione della sua ridefinizione.
I due presupposti falsi sono:
1. La maggior parte della gente pensa che la questione riguardi semplicemente l'estensione del matrimonio per permettere alle coppie dello stesso sesso di parteciparvi. Non è così. Per adattarsi alle coppie dello stesso sesso, il matrimonio viene in realtà ridefinito nella legge sostituendo “un uomo e una donna” con “due persone”, che per definizione elimina l'unica istituzione civile che mira specificatamente a unire i bambini alle loro mamme e ai loro papà. La domanda diventa: “Abbiamo bisogno di un'istituzione di questo tipo, sì o no?”
2. Buona parte del confitto riguarda due comprensioni diverse dell'essenza del matrimonio. Prima di discutere la politica pubblica sul matrimonio, è importante chiarire le due comprensioni contrastanti. Il 58% degli adulti pensa che il matrimonio serva solo al riconoscimento pubblico delle relazioni impegnate a beneficio degli adulti. Il matrimonio non è questo, ma lo diventa per la legge se questa viene ridefinita. Il matrimonio, in realtà, è molto di più di una relazione impegnata. Il matrimonio unisce non solo un uomo e una donna tra loro, ma anche questi con i figli nati dalla loro unione. Ciò esprime la pienezza di quello che è il matrimonio, la comunità di vita e amore come descritta nel Catechismo.
Suggerimento 2: il fatto che può essere solo riconosciuto
Difendendo il matrimonio, la maggior parte delle persone cerca di spiegare cosa sia parlando di tutti i suoi attributi essenziali, inclusi gli atti procreativi, la complementarietà sessuale tra uomini e donne, la maternità e paternità e il bene dei figli. Francamente, questo complica troppo le cose.
Detta in termini semplici, il matrimonio unisce un uomo e una donna tra loro e a qualsiasi figlio nato dalla loro unione. Il matrimonio è questo, il matrimonio fa questo. Memorizzate questa frase. È un fatto che può essere solo riconosciuuto e mai cambiato. Presume la procreazione, la complementarietà e la maternità/paternità. Riassume il n. 1603 del Catechismo. La frase, inoltre, esprime insostituibilità e irrevocabilità, due attributi oggi raramenti associati al matrimonio. Non tutti gli uomini e le donne sposati hanno figli, ma ogni figlio ha una madre e un padre. Inserendo la parola “qualsiasi”, si tiene conto anche del problema dell'infertilità. È l'unica definizione di matrimonio di cui si ha bisogno.
Quando la realtà del matrimonio viene riconosciuta dalla legge, crea l'unica istituzione civile che mira specificatamente a unire i bambini alle loro mamme e ai loro papà – anche questo è un fatto. Quando il matrimonio viene ridefinito, quell'istituzione viene eliminata dalla legge anche se uomini e donne potrebbero ancora sposarsi – un altro fatto. Ecco allora tornare la domanda: “Abbiamo bisogno di un'istituzione di questo tipo, sì o no?”
Suggerimento 3: Ricordate il cerchio dell'insostituibilità
Una delle difficoltà che amici e familiari hanno nel riconoscere la realtà del matrimonio è provocata dalla confusione culturale sul rapporto tra amore e sessualità, e da una visione per cui il matrimonio è fondamentalmente per la felicità della coppia che si ama. Ovviamente, per i cattolici, è anche riconosciuto come un sacramento della Chiesa. Il risultato della confusione è che sempre meno persone vedono il collegamento tra il matrimonio e il fatto di avere figli, e quindi vedono poche ragioni per sposarsi per creare la base della loro famiglia. Al giorno d'oggi, più della metà delle nascite per le donne al di sotto dei trent'anni avviene fuori dal matrimonio, una statistica scioccante. I sacerdoti riferiscono che molte persone negli incontri di preparazione al matrimonio non hanno nemmeno discusso con il partner la possibilità di avere figli.
Aiutare familiari e amici a comprendere il vero significato e il vero obiettivo del matrimonio è fondamentale perché influenza le scelte che compiono nella propria vita. Per un indizio su come vedere e rivelare la verità sul matrimonio, guardate le Scritture e ricordate la preghiera di Gesù in Luca 10:21, “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto”. I bambini conoscono la verità, e l'esperienza del bambino dentro di noi può richiamarla.
Quando il bambino guarda al matrimonio, non vede sesso o agende di adulti. Vede solo un posto sicuro caratterizzato dall'amore incondizionato della madre e del padre, e la realtà dell'insostituibilità. Per il bambino, il matrimonio è questo:
Un uomo e una donna scelgono liberamente di rendersi insostituibili l'uno per l'altro nel matrimonio. È questo che li prepara a ricevere un figlio come un dono di eguale valore e dignità rispetto a loro. In realtà, quel figlio è insostituibile per entrambi e sia la madre che il padre sono insostituibili per il figlio.
È stata la libera scelta della mamma e del papà di sposarsi ad aver avviato il cerchio dell'insostituibilità che chiamiamo famiglia.
Questo rivela la bellezza del matrimonio come parte del progetto divino per la creazione. Se abbiamo sperimentato questo, siamo grati; se per qualche ragione non abbiamo vissuto questa esperienza, riconosciamo comunque quanto desideriamo quel legame – sapere ed essere amati dall'uomo e dalla donna che ci hanno procreati. Sono parte di ciò che siamo; la nostra identità. Come possiamo non desiderare questo per i nostri figli e i nostri nipoti?
La descrizione esprime anche in modo splendido l'adozione da parte di un uomo e una donna sposati. Prima si sono resi insostituibili l'uno per l'altro attraverso il loro matrimonio, che li ha preparati ad accogliere un bambino mediante l'adozione come un dono di uguale valore e dignità. Hanno portato il bambino nel loro cerchio di insostituibilità e hanno ripristinato ciò che il bambino aveva perso.
Suggerimento 4: per coloro che odiano opporsi al “matrimonio omosessuale”
Se opporvi al “matrimonio omosessuale” vi fa sentire a disagio, allora non opponetevi. Questa definizione fa sì che molti presumano erroneamente che siete motivati dalla discriminazione contro persone che hanno adottato uno stile di vita gay o lesbico. Svia anche le persone relativamente alle conseguenze di ridefinire il matrimonio.
Mettetevi nei panni della maggioranza di coloro che credono che il matrimonio serva semplicemente per il riconoscimento pubblico delle relazioni impegnate e la convenienza dei benefici per gli adulti e per le loro famiglie. Esprimere semplicemente opposizione al “matrimonio omosessuale” comunica solo che la vostra motivazione è evitare che le coppie dello stesso sesso condividano il riconoscimento del loro rapporto e i “benefici” del matrimonio. Questo aiuta a spiegare perché la maggioranza della Corte Suprema degli Stati Uniti pensa che la difesa delle leggi sul matrimonio sia espressione di bigotteria e animosità contro le coppie omosessuali.
Usare la definizione “matrimonio omosessuale” porta anche la gente a pensare che la questione sia relativa a “estendere” o includere altri nel matrimonio, come vuole far credere chi propone la ridefinizione del matrimonio. Non è così. La questione si riferisce a ridefinire radicalmente il matrimonio nel diritto eliminando “un uomo e una donna” e sostituendolo con “due persone”. La conseguenza involontaria (o ben intenzionale) è che si eliminano l'unica istituzione civile che unisce i bambini alle loro mamme e ai loro papà e tutta l'autorità per promuoverla.
Espungete la definizione “matrimonio omosessuale” o “matrimonio gay” dal vostro vocabolario e usate invece “ridefinizione di matrimonio”. Può essere un'abitudine difficile da spezzare, ma è fondamentale per spostare la conversazione verso ciò che è realmente importante: non opporsi al fatto che le coppie dello stesso sesso si sposino, ma opporsi alla ridefinizione di matrimonio richiesta per adattarsi ai loro obiettivi.
Sicuramente gli uomini e le donne saranno ancora capaci di sposarsi se verrà ridefinito il matrimonio, ma oggi il problema è che non lo fanno. Attualmente negli Stati Uniti solo il 46% dei bambini vive in famiglie in cui il padre e la madre sono uniti in matrimonio. Le conseguenze umane e sociali sono sconcertanti.
La crisi del matrimonio ha portato i sociologi sia liberali che conservatori a concordare sul fatto che servono programmi per promuovere il fatto che gli uomini e le donne si sposino prima di avere dei figli. Ron Haskins, della Brookings Institution, della corrente di sinistra, ha perfino suggerito pubblicità televisive che puntino a influenzare gli atteggiamenti e i comportamenti collegati al matrimonio simili a quelle per cambiare il comportamento a livello di fumo, consumo di alcool, guida, rispetto per l'ambiente, indossare le cinture di sicurezza e ora mangiare sano per combattere l'obesità.
Il nuovo principio legale stabilito quando viene ridefinito il matrimonio va ben oltre la dichiarata “eguaglianza” delle relazioni adulte. Diventa legalmente discriminatorio affermare, pubblicizzare o insegnare ai bambini che c'è un valore unico per gli uomini e le donne che si sposano prima di aver figli perché le coppie omosessuali non possono averne di propri e non ci sarà nulla nella legge che suggerirà che il matrimonio ha qualcosa a che fare con il fatto di allevare i figli. Questa è l'agenda nascosta. Non credete quando la gente dice “Non vogliamo cambiare il matrimonio, vogliamo solo parteciparvi”. Non possono, ad ogni modo, a meno che questo non venga ridefinito.
Suggerimento 5: attenzione agli specchietti per le allodole
Chi propone di ridefinire il matrimonio spesso confonde la gente ponendo domande che sembrano relative al matrimonio ma in realtà non lo sono. Per aiutare ad evitare la confusione, ponete sempre la domanda: “Cos'ha a che vedere questa domanda con l'unica istituzione che unisce i bambini alle loro mamme e ai loro papà (matromonio tra un uomo e una donna)?”
Ad esempio, la gente chiede: “E i figli di genitori gay? Non hanno ache loro il diritto di avere dei genitori sposati?” L'approccio del Marriage Reality Movement, basato sulla realtà, è l'unico modo per evitare di essere ingannati e riuscire a rispondere in un modo che rivela educatamente la falsa premessa sottostante.
In realtà, i genitori dello stesso sesso non hanno nulla a che vedere con il matrimonio, l'unica situazione che unisce i bambini alle loro mamme e ai loro papà. La conversazione è scivolata su una situazione simile all'adozione o alle famiglie spezzate che coinvolgono bambini che sono stati privati della loro mamma e del loro papà uniti in matrimonio. Le persone non sposate possono adottare, quindi perché l'adozione dovrebbe essere una giustificazione per ridefinire il matrimonio?
“E il fatto che le coppie omosessuali possano avere figli propri attraverso la tecnologia riproduttiva artificiale?”, replicano alcuni. Questo è un altro esempio di “specchietto per le allodole”. Non solo si è allontanata la conversazione dal matrimonio, ma è stato introdotta una considerazione dei diritti umani molto seria. In realtà, chi ha il diritto di creare un bambino con l'intenzione di privarlo di parte della sua identità: il diritto umano fondamentale di conoscere e di essere amato da sua madre o suo padre o da entrambi?
È facile constatare che nessuna di queste risposte è un commento alla capacità o alle qualifiche di chiunque di essere genitore. Le situazioni di adozione e il concepimento grazie a un donatore non sono collegate e non forniscono alcuna giustificazione al fatto di eliminare dalla legge l'unica istituzione civile che unisce i bambini alle loro mamme e ai loro papà.
Quando si deviano le argomentazioni per la ridefinizione del matrimonio parlando di adozione o di concepimento grazie a un donatore, è importante che le nostre conversazioni siano caritatevoli e dirette al futuro e non al passato. Non ci si guadagna niente a giudicare o a rimproverare qualcuno per un peccato passato – qualcosa che all'epoca può non aver neanche inteso come peccato. Seguiamo l'esempio di Cristo sulla croce, “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”. Dobbiamo anche presumere che chiunque sia genitore ami i propri figli e cerchi di fare del suo meglio per allevarlo.
Dobbiamo concentrarci sul rivelare la verità e la bellezza della realtà del matrimonio ed evitare di prendere vie che si rivelano ostacoli. Ciò non vuol dire che gli altri argomenti non siano importanti. Ci sono solo modi diversi e più efficaci di trattarli al di fuori di una conversazione sul significato e sull'obiettivo del matrimonio.
William B. May è fondatore e presidente di Catholics for the Common Good, un apostolato laico per l'evangelizzazione della cultura, e autore di Getting the Marriage Conversation Right. Questo articolo è stato pubblicato in origine sul sito web del Marriage Reality Movement's, takebackmarriage.org.