Quarta tappa del percorso di don Vittorio FortiniQuando parliamo di spiritualità pensiamo a qualcosa di staccato dalla realtà e dunque anche dai nostri rapporti. Se fosse invece il fondamento di noi stessi e quindi parte decisiva della relazione con il/la nostro/a fidanzato/a? La preghiera che ruolo ha nel vostro rapporto di coppia?
Nel quarto appuntamento di queste "riflessioni sull'amore" in vista di San Valentino, don Vittorio Fortini ci propone alcuni spunti su questo tema.
La spiritualità nella coppia
La spiritualità è la ricchezza dell’uomo, un essere concreto e materiale, ma che nasconde la sua parte più importante nell’ambito interiore che è quello dello spirito.
Quest’uomo “materiale” deve sempre e comunque a fare i conti con le realtà invisibili, che porta in sé come i sentimenti, le idee, le conoscenze, le sensazioni…. E’ la realtà dell’amore, inteso come incontro di due persone diverse, ma capaci di comunicare anche sui piani più profondi, quelli dell’interiorità. E’ la coppia, unità di due mondi diversi e definitiva comunione di vita. Come e perché avviene questo? In che modo l’uomo la donna possono arrivare a costruire questa unità?
In principio
Ogni amore che comincia è perciò stesso sempre immagine di una nuova creazione. Infatti si tratta di una realtà così nuova e sconvolgente da essere paragonabile ad un atto creativo. La Scrittura fa riferimento a questo quando, parlando della creazione dell’uomo, dice: “Dio vide ciò che aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona” (Gen. 1,31). Ed è buona perché in essa Dio ha posto un’immagine fedele di sé.
Non possiamo darci la vita da soli, così è per l’amore, perché l’amore è vita! E’ sempre un dono ricevuto per essere dato. Nell’amore l’uomo diventa collaboratore con Dio per dare al mondo una nuova fecondità . Perciò questo è anche il primo passo della fede e premessa indispensabile per una spiritualità di coppia.
L’altro diventa per me un nuovo “libro della vita”, scritto e preparato per me, per rivelarmi nella sua stessa carne il modo di amare di Dio: “nella coppia ciascuno è per l’altro la parola che sollecita e aiuta a realizzare la propria originalità; si diventa l’uno per l’altro testimoni” E’ già così anche in un fidanzamento: è bello se i fidanzati arrivano a leggere l’uno nell’altro la bellezza di Dio! La spiritualità apre il cuore a Dio che si rivela in modo eccezionale e irrepetibile a me attraverso l’amore che ricevo. Infatti molto spesso chi è povero di amore è pure povero di Dio!
Come e perché pregare?
Occorre comunque sempre ricordare che “non si può essere fruitori passivi dei doni di Dio, ma suoi efficaci collaboratori nella costruzione del vero bene della coppia e di tutti”. Dio opera questo mediante i sacramenti. Attraverso questi strumenti di grazia ha rinnovato totalmente l’uomo rendendolo conforme (immagine fedele) al suo stesso Figlio “primogenito di tutta la creazione” e sempre lo rinnova perché non resti schiacciato sotto la morte che è il peccato.
L’amore, consacrato dal sacramento del matrimonio conduce gli sposi a Dio, diventando per loro via di santità. Dice il Card. Caffarra: “ Non sei tu sposo che ti devi sforzare a copiare il modello di amore: non ne sei capace. E’ il Signore che ti fa dono della sua capacità di amare. Tu puoi solo accettare o rifiutare il dono. Il Signore, col suo Spirito, rende il cuore degli sposi capaci di amare come egli stesso ama. La santità degli sposi consiste semplicemente nell’essere fino in fondo interamente sposi” .
“Dio è in noi”!!! Da questo ecco alcune conseguenze:
- Dona la fedeltà nell’amore: fedeltà = amare l’altro come lo ama Dio. E' molto più che la fedeltà secondo le leggi del mondo, che la identifica nel “non tradire”! Amando così, in questo modo, dona all’altro la forza della verità dell’amore, che è la stessa santità, perché dona l’amore stesso di Dio!
- Apre ad una comunione che è “unità di vita”, tale “del tutto e per sempre”, che non si spezza più.
- Il vertice del fidanzamento è il matrimonio: sacramento che, consacrando l’amore, rende piena e definitiva l’offerta di sé all’altro. L’amore diventa come “la grande messa”: dono e offerta di se stesso a Dio e all’altro, come ringraziamento costante (eucaristia) del dono dato e ricevuto.
Camminare insieme nella fede
Quando si dice “insieme", nella coppia ci si riferisce ad una grande comunione di scelte e azioni che esprimono la verità dell’amore; e questo avviene anche davanti a Dio, sia per i fidanzati che per gli sposi. La capacità di pregare insieme è il segno più vero e grande che si è veramente coppia!
La preghiera di due fidanzati o coniugi cristiani non è mai solo un "pregare Dio" (=dire delle parole di preghiera) come fatto ristretto fra me e Lui, ma è sempre:
un "parlare insieme a Dio" : preghiera in coppia (= insieme);
un "parlare a Dio dell'altro": preghiera per la coppia (= di uno per l’altro);
un "parlare di Dio all'altro" : preghiera di coppia (= preghiera come vita della coppia)
Quando Pregare? E' consigliabile darsi dei tempi precisi per la preghiera comune. Nel momento concordato, si preghi insieme nella casa; ciascuno ha il dovere di ricordarlo all'altro. Là dove uno dei membri della coppia "non è credente", la preghiera del credente va fatta ugualmente; la sua preghiera santifica (= avvicina a Dio) la coppia e tutta la famiglia; è sempre benedizione anche per l’altro.
Come pregare? Non ci sono formule definitive prestabilite, perché ogni coppia e ogni persona è libera di rivolgersi a Dio nel modo che ritiene più consono. Comunque, onde evitare forme di preghiera troppo chiuse nel piccolo mondo personale o frutto di semplici emozioni, è bene abituarsi a fare ricorso anche alle formule di preghiera che ci ha consegnato la Chiesa, senza dimenticare la bellezza dei Salmi, la lettura della Parola e gli esempi tramandati dai Santi.