10 messaggi e 1 tweet di incoraggiamento a Sergio Mattarella dal mondo cattolico: preghiera, ricordi, impegni e la protezione della Madonna del Soccorso
Una pioggia di congratulazioni e auguri ha salutato in queste ore l'elezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un compito impegnativo attende il nuovo capo dello Stato in un'Italia segnata da lunghi anni di crisi economica, al centro di una delicata stagione di riforme e, come tutti i paesi, sottoposta alla minaccia del terrorismo internazionale. Una consapevolezza che certo non manca al neo-presidente le cui prime parole sono state "il pensiero va soprattutto alle difficoltà e alle speranze dei concittadini" e il cui primo atto è stata la visita privata alle Fosse Ardeatine, luogo nel quale i nazisti trucidarono 335 persone. "L'alleanza tra nazioni e popolo – ha detto Mattarella – seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore".
A lui l'incoraggiamento e l'augurio di tanta parte delle istituzioni e delle organizzazioni del mondo cattolico.
LA BENEDIZIONE DI PAPA FRANCESCO
Con un telegramma Papa Francesco ha espresso l'auspicio che il neo-presidente "possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità e della concordia del Paese". Il pontefice ha rivolto a Mattarella "deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano" ha invocato "la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano". Il vescovo di Roma ha concluso il suo messaggio inviando al presidente e "all'intera nazione la benedizione apostolica".
LA PREGHIERA DELLA CHIESA ITALIANA
La Conferenza Episcopale Italiana, con una nota, ha augurato a Mattarella "che il suo alto servizio aiuti efficacemente il Paese a ritrovare la via di uno sviluppo integrale, assicurando per questo la preghiera della Chiesa che è in Italia". "Possa il nuovo presidente della Repubblica Italiana – hanno sottolineato i vescovi italiani – sostenere la fiducia e le attese di quanti ogni giorno si impegnano per una società più giusta e più umana. Confermiamo la più leale collaborazione per la promozione dell'uomo e per il bene del Paese".
UNA NOMINA "PARTICOLARMENTE CARA" ALL'AZIONE CATTOLICA
L'Azione cattolica italiana saluta "con gioia e fiducia" l'elezione di Sergio Mattarella "uomo del dialogo ma non de compromesso al ribasso, sempre protagonista di un'azione politica intesa come servizio alla costruzione del bene comune". "Nella vita personale, segnata dal martirio del fratello Piersanti per mano della mafia – sottolinea una nota della Presidenza nazionale dell'Aci -, come nell'impegno politico, Mattarella ha dimostrato serietà, competenza e integrità morale" e saprà esercitare la necessaria azione di garanzia e di stimolo a Governo e Parlamento per "dare risposte alle vecchie e nuove povertà" e intraprendere il rinnovamento morale "strada irrinunciabile per risanare il rapporto tra cittadini e istituzioni". La nomina di Sergio Mattarella, aggiunge la nota "ci è poi particolarmente cara in virtù della sua lunga militanza in Azione Cattolica e dell'affetto e della gratitudine con cui ha sempre guardato all'Associazione".
GLI STUDENTI RICORDANO: "SI E' LIBERI DALL'IGNORANZA SE SONO LIBERI TUTTI"
Grande orgoglio per i giovani del Movimento studenti di Azione cattolica (Msac) per la nomina di Mattarella che è stato responsabile del Msac di Roma e del Lazio tra il 1960 e il 1964. Intervistato per il centenario del Movimento nel 2010, il nuovo presidente ebbe a dire: "Studiare insieme, vivere insieme un'esperienza di classe, di comunità e di studio mi ha aiutato a comprendere le esigenze, i problemi e le attese degli altri. Si cresce, se si cresce insieme. Ci si realizza, se ci si realizza insieme. Si è davvero liberi dall'ignoranza, dal bisogno e dalla violenza se liberi sono anche gli altri". "Al presidente Mattarella e a tutte le forze politiche – scrivono gli studenti – mettiamo a disposizione la nostra passione per la scuola italiana, nella speranza che i prossimi anni ci vedano costruire un sistema d'istruzione più giusto, più attrattivo, più partecipato".
GLI INTELLETTUALI: "LA COSTITUZIONE E' IN MANI SICURE"
"Buon lavoro, presidente Mattarella, e buon futuro": questo l'augurio per il presidente neo eletto da parte del Meic, il movimento degli intellettuali di Azione cattolica. "Il Meic è certo – afferma una nota del presidente Beppe Elia – che il nuovo Presidente saprà svolgere questo suo nuovo impegnativo compito con la dedizione, il rigore, l'imparzialità che gli sono riconosciute, interpretando nel modo più adeguato il ruolo che la carta costituzionale gli assegna in un contesto politico che in questi ultimi anni si è fatto più complesso e frammentato. Siamo certi che con lui la nostra Costituzione è in mani sicure".
ACLI: "PAROLE IRRINUNCIABILI: DIGNITA' DEL LAVORO"
Congratulazioni e auguri anche dalle Acli, le associazioni dei lavoratori cristiani, che tramite il presidente nazionale, Gianni Bottalico, affermano: "Condividiamo con il nuovo Capo dello Stato la medesima cultura politica del cattolicesimo democratico e politico, del popolarismo in particolare, che nella persona di Mattarella continua ad offrire preziose energie per la vita della nostra democrazia". "In questa cultura politica – conclude Bottalico – temi come la dignità del lavoro, contrasto alla povertà, impegno per la riduzione delle disuguaglianze, legalità, pace e ripudio della guerra costituiscono delle parole irrinunciabili. Siamo certi che saranno anche quelle che più caratterizzeranno questo nuovo settennato al Quirinale".
SANT'EGIDIO: "COSTRUIRE PONTI TRA CENTRO E PERIFERIE DEL PAESE"
"Siamo certi – afferma in una nota la Comunità di Sant'Egidio che indica nell'assicurare l'unità del Paese uno dei compiti più impegnativi nel contesto della crisi economica – che il nuovo Capo dello Stato saprà essere attento ai temi sociali emergenti, come la necessità di favorire l'integrazione e costruire ponti tra il centro e le periferie del nostro Paese. Sicura che il Presidente saprà far crescere il valore della solidarietà nella società italiana e a livello internazionale, la Comunità di Sant'Egidio gli augura buon lavoro al servizio di tutti".
SCIENZA & VITA: L'ALTO COMPITO DELLA POLITICA
"Plaudiamo con soddisfazione all'elezione di Sergio Mattarella, nuovo presidente della Repubblica Italiana": si unisce al coro di auguri Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell'Associazione Scienza & Vita. "La sua grande e riconosciuta competenza istituzionale – scrive Ricci Sindoni – la sua integrità di uomo e di cattolico cresciuto nelle fila dell'associazionismo, il suo lungo impegno in tanti anni della Storia repubblicana nel ricoprire incarichi pubblici di prestigio e responsabilità, il suo fermo contrasto alla criminalità mafiosa lo rendono di sicuro arbitro autorevole e di garanzia nel condurre la politica al suo alto compito di responsabilità pubblica e di crescita morale".
MONS. CELLI: "IN SINTONIA CON PAPA FRANCESCO"
Felice per l'elezione dell'amico di una vita è mons. Claudio Maria Celli presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Raggiunto da AdnKronos (31 gennaio), Celli descrive Mattarella come uomo di "grande sensibilità": "Sergio – afferma – non è mai il protagonista, l'esuberante, direi il mattatore della politica. E' un uomo che appartiene alla politica pensosa". Monsignor Celli sottolinea un'affinità dell'amico con Bergoglio: "Mattarella, come il Papa, ha sempre portato avanti la cultura dell'incontro. Immaginabile, quindi, che si troveranno in sintonia".
LA PROTEZIONE DELLA MADONNA DEL SOCCORSO
L'arcivescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, ha inviato un messaggio di congratulazioni al neo-eletto presidente della Repubblica affidando il suo servizio alla "protezione della Madonna del Soccorso" patrona di Castellammare del Golfo, cittadina di cui Mattarella è originario. "A nome della Chiesa di Trapani – scrive Fragnelli nel telegramma inviato al Quirinale – esprimo sentite congratulazioni e assicuro preghiere per il prezioso servizio che è chiamato ad offrire alla Repubblica nella condivisione dell'amore e delle radici comuni della nostra terra. Il calore della gente e la protezione della Madonna del Soccorso l'accompagnino".
#MATTARELLA, UN CATTOLICO VATICANO II
#Mattarella, un cattolico Vaticano II: "le difficoltà e le speranze dei nostri concittadini", "Gaudium et Spes" in Vaticano e al Quirinale. Sintetico come lo sono i tweet, ma molto significativo, è il messaggio mandato in Rete da Massimo Faggioli, editorialista dell'Huffington Post. Rifacendosi alle prime parole pronunciate dal presidente neo-eletto – "le difficoltà e le speranze dei nostri concittadini" – Faggioli sottolinea la quasi coincidenza con il famoso incipit della costituzione conciliare Gaudium et spes: "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore". Questa eco conciliare fa di Mattarella, secondo Faggioli, "un cattolico Vaticano II" e poichè anche papa Francesco insiste sulla gioia del Vangelo, Evangelii Gaudium, ecco che i due colli Vaticano e Quirinale si avvicinano.