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Olanda: 650 bambini morti per eutanasia nel 2013

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AICA - pubblicato il 29/01/15
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I numeri di una legge che sembra invitare a vedere l’eutanasia e il suicidio assistito come soluzione immediata ed efficace a vari problemi anziché come ultima ratio
Secondo dati della Reale Associazione Medica Olandese, 650 bambini sono morti nel 2013 a seguito della legge 26.691 sull’eutanasia, visto che i medici o i genitori ritenevano che la loro sofferenza sarebbe stata molto difficile da sopportare.

Il 10 aprile 2001 è stata approvata in Olanda una legge che permetteva l’eutanasia e il suicidio assistito. Questo provvedimento, il nº 26.691, è entrato il vigore il 1° aprile 2002.

Nel corso degli anni, l’esperienza ha dimostrato che anche se la normativa era stata pensata per pazienti affetti da malattie terminali, il diritto di morire è stato garantito a un gran numero di persone fisicamente in salute ma con problemi psicologici.

Al riguardo, Wesley J. Smith ha richiamato l’attenzione di coloro che sostenevano che la legge si riferiva solo ai malati terminali e ha esortato ad ammettere che in realtà cerca di permettere la morte come soluzione a molte cause di sofferenza: terminale o cronica, handicap, malattie mentali…

I mezzi di comunicazione dei Paesi Bassi hanno reso noto che il numero di morti riferite per eutanasia nel 2011 è aumentato del 18% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 3.695 unità, e che il numero di decessi per suicidio assistito – che non integra le statistiche ufficiali sull’eutanasia – nel 2011 è stato probabilmente di 226.

Le morti per eutanasia sono state 3.136 nel 2010, 2.636 nel 2009, 2.331 nel 2008, 2.120 nel 2007 e 1.923 nel 2006.

Un altro aspetto che suscita preoccupazione è che non tutte le morti per eutanasia vengono registrate. Si sa che nel 2010 il 23% di questi decessi non è stato reso noto alle autorità preposte.

Cifre ufficiali certificano inoltre che 13 pazienti che soffrivano di malattie mentali sono morti per eutanasia nel 2011, mentre nel 2013 sono stati 42.

L’esperto di bioetica olandese Theo Boer sosteneva la legislazione menzionata, ma dopo dodici anni dalla sua approvazione ha cambiato idea. Constatando l’incremento esponenziale di morti nelle statistiche, si è chiesto se sia dovuto al fatto la legge avrebbe dovuto prevedere maggior garanzie o se sia il risultato della semplice esistenza di una legge che invita a vedere l’eutanasia e il suicidio assistito come una soluzione immediata ed efficace a vari problemi anziché un’ultima ratio.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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